Rifiuti, cave e Brebemi
Formigoni: Giunta incolpevole

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha negato lunedì in Consiglio regionale qualsiasi responsabilità propria e della Giunta legata all'inchiesta che ha portato all'arresto del vice presidente del Consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha negato lunedì in Consiglio regionale qualsiasi responsabilità propria e della Giunta legata all'inchiesta che ha portato all'arresto del vice presidente del Consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani e rivendicato l'assoluta regolarità dell'iter amministrativo per la trasformazione dell'ex cava di Cappella Cantone (Cremona) in discarica di amianto e cemento.

"Nessuna responsabilità - ha ribadito in Aula - è da attribuire al presidente e ai membri della Giunta". Il presidente lombardo, che si è detto pronto a collaborare con un'eventuale commissione regionale d'inchiesta, ha aggiunto che in relazione alle irregolarità nei lavori dell'autostrada Brebemi la Regione è "parte lesa" e che la procedura di autorizzazione è stata "ineccepibile, trasparente, attenta e intensamente collegiale".

Quanto alle polemiche dell'opposizione che ha chiesto le sue dimissioni Formigoni ha continuato dicendo che si tratta di "critiche infondate e pretestuose, in alcuni casi vere e proprie speculazioni per tentare di delegittimare un'azione di governo regionale e eccellente".

Il gruppo dell'Idv ha esposto per pochi secondi in Aula uno striscione raffigurante un pacchetto di "Big Bubble", marchio di gomme da masticare usato dagli indagati, secondo le intercettazione, per riferirsi alle tangenti. Lo striscione è stato subito rimosso dai commessi. Formigoni ha infine aggiunto che, nonostante spetti alla magistratura giudicare, l'inchiesta ha già fatto emergere "comportamenti del tutto inaccettabili da condannare con forza e senza tentennamenti".

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è dunque favorevole all'eventuale creazione di una commissione regionale d'inchiesta sulla vicenda che ha portato all'arresto del vice presidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani. "Se il Consiglio regionale volesse istituire una commissione speciale per approfondire - ha precisato dopo il suo intervento in Aula - siamo pronti a fornire tutti i particolari". Una disponibilità a collaborare ovviamente estesa anche alla commissione consiliare ordinaria competente. Il presidente ha poi aggiunto che, se ci sarà un processo, la Regione, in quanto "parte lesa", si costituirà "certamente" parte civile sia per la vicenda che ha portato all'arresto di Nicoli Cristiani sia per le irregolarità legate alla costruzione dell'autostrada Brebemi.

Durante il suo intervento in Consiglio regionale Formigoni ha ricordato le tappe del lungo iter amministrativo per l'autorizzazione della discarica nell'ex cava Rotorto a Cappella Cantone e ricostruito uno dei passaggi più controversi, quando cioè a un certo punto "l'accertamento dell'altezza massima della falda diventa un elemento di grande rilievo, molto dibattuto: poiché le prime misure di Arpa sollevano il dubbio che la distanza minima tra sommità della falda e base dell'impianto non sia rispettata". La società proponente Cave Nord ha allora modificato il progetto alzando le quote di fondo scavo.

"I lavori e le misure della falda - ha aggiunto - proseguono fino alla conclusione dell'intero anno di osservazione previsto" e la Conferenza dei servizi chiude i lavori senza rilevare contraddizioni. Una ricostruzione che, a suo parere, rende "privo di fondamento il voler ricercare nella procedura autorizzativa" degli "elementi di irregolarità o di difetto che non ci sono".

Quanto alle eventuali responsabilità degli indagati, tra i quali il mai citato Franco Nicoli Cristiani, Formigoni ha sottolineato che "nessuna delle persone indagate fanno parte della Giunta regionale" e quello che il vice presidente del Consiglio regionale avrebbe compiuto "attiene unicamente alla sua responsabilità personale".

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