Cronaca
Martedì 22 Novembre 2011
Il canile diventa set fotografico
Nasce il calendario a 4 zampe
Non hanno esitato a mettersi in gioco e a sfidare i calendari più gettonati pur di raccogliere fondi per aiutare i cani abbandonati o in attesa di adozione. Le dodici volontarie di Animalibera, l'associazione che opera nel canile di Grignano, hanno realizzato il loro primo calendario.
Non hanno esitato a mettersi in gioco e a sfidare i calendari più gettonati pur di raccogliere fondi per aiutare i cani abbandonati o in attesa di adozione. Le dodici volontarie di Animalibera, l'associazione senza fini di lucro che si occupa dei cani in difficoltà e opera nel canile di Grignano (frazione di Brembate), hanno realizzato a tempo di record il loro primo calendario.
Un calendario allegro, che non ha nulla da invidiare a quelli dei personaggi famosi, dove le ragazze per meglio immedesimarsi con i cani si sono fatte ritrarre sulla copertina dietro le sbarre dei box: «Una specie di metodo Stanislavskij - spiega sorridendo Sara Facheris, volontaria di Animalibera - che abbiamo adottato per entrare più in sintonia con il cane e dare più forza all'immagine».
Il risultato sono dodici scatti con le neo-modelle in posa insieme ai loro amici a quattro zampe. Ammiccanti, sorridenti, fantasiose, hanno trasformato il canile in un set fotografico e hanno seguito con pazienza i suggerimenti del fotografo Diego Caglioni, che ha collaborato gratuitamente, e che le ha dirette nelle varie fasi del servizio.
«Quello di Grignano - raccontano da Animalibera - è l'unico canile dell'Isola e uno dei sette della Bergamasca. Da quasi vent'anni ospita giornalmente una quarantina di cani abbandonati». I volontari si adoperano per le adozioni, per recuperare fondi, curare e salvare i cani in lista di soppressione dalle Perreras spagnole.
«Tutti i sabati – spiega la presidente Daniela Ferrari – ci incontriamo per portare a spasso i cani, pulire i box e cercare di dar loro quell'affetto che spesso non riescono a trovare». Le storie che raccontano sono di maltrattamenti e abbandoni, ma anche di gioia per le adozioni che vanno a buon fine.
Leggi di più su L'Eco di martedì 22 novembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA