«Erano tre, mi hanno rapinato»
Ma era tutto falso, due denunciati
Aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina all'interno del suo bar di Martinengo, compiuta da tre malviventi che poi gli avevano forzato i videogiochi e il cambiamonete, rubandogli tremila euro. Ma era tutto falso: due i denunciati.
Aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina all'interno del suo bar di Martinengo, compiuta da tre malviventi che poi gli avevano forzato i videogiochi e il cambiamonete, rubandogli tremila euro.
Il titolare del pubblico esercizio, un calabrese di 33 anni, non aveva però fatto i conti con i carabinieri: i militari durante il sopralluogo avevano da subito notato l'incongruenza tra il racconto del barista e gli elementi raccolti sul posto.
Hanno così sottoposto a un serrato e ulteriore interrogatorio la vittima della rapina, che sotto pressione è crollata ammettendo di essersi inventata tutto. Eppure il gestore del bar aveva denunciato senza titubanze ai militari la rapina subita, spiegando nei minimi particolari quanto gli era capitato poco dopo l'una della notte di venerdì.
L'uomo, che risiede a Urago d'Oglio nel Bresciano ed è titolare del bar insieme una coetanea siciliana che vive a Romano. Aveva detto che i malviventi avevano usato un piede di porco per scardinare le macchinette: una dichiarazione che contrastava con quanto rilevato dai carabinieri.
Alla fine sono saltati fuori verità e soldi, questi ultimi nascosti in un locale del bar, sistemati sotto degli stracci. I due attori della fallimentare messinscena sono stati così denunciati per simulazione di reato, furto aggravato e procurato allarme in concorso.
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