«Casa a Roma non pagata»
Le Iene pizzicano Bruno Bosatelli

Questa volta è toccato al deputato reggiano della Lega Nord Angelo Alessandri farsi pizzicare dalle «Iene». Nel mirino è finita la compravendita dell'abitazione dell'onorevole, trattativa che avrebbe visto coinvolto anche il bergamasco Bruno Bosatelli.

Ci risiamo. La casa (di mattoni) fa ancora tremare il palazzo (del potere). Questa volta è toccato al deputato reggiano della Lega Nord Angelo Alessandri farsi pizzicare dalle «Iene» di Italia Uno. Nel mirino è finita la compravendita dell'abitazione romana dell'onorevole, trattativa che - secondo il programma televisivo - avrebbe visto coinvolto anche il bergamasco Bruno Bosatelli, sindaco di Villa d'Ogna per due mandati prima del fratello Angelo e attuale segretario del Carroccio in Valle Seriana.

Otto minuti di servizio dal titolo inequivocabile («L'onorevole e la casa non pagata»), durante i quali la iena Paolo Calabresi ripercorre la trattativa: nel 2008 l'onorevole Alessandri e la sua compagna decidono di comprare casa a Roma. Il proprietario è un tassista romano con il quale il deputato firma il compromesso di vendita, versando un acconto di 35.000 euro.

È a questo punto che, secondo la ricostruzione televisiva, entrerebbe in gioco il «nostro»: al rogito, infatti, si presenta Bruno Bosatelli, che consegna al tassista un assegno da 80.000 euro da pagare a vista e un altro da 120.000 euro, da incassare la settimana successiva.

Questo secondo assegno risulterebbe però scoperto. Seguono altri assegni - racconta il tassista nella sua intervista - che però risultano nuovamente scoperti, tra cui anche due della società «Bru.Mar. Group Spa», della quale Bosatelli era all'epoca amministratore unico. A questo punto Bosatelli avrebbe concesso l'abitazione romana (comprata, ma non pagata interamente secondo «Le Iene») in comodato d'uso gratuito per due anni all'onorevole Alessandri, che alla fine ha provveduto ad acquistarla dallo stesso Bosatelli.

Nel frattempo le trattative tra il tassista e Bosatelli proseguono, ma «ad oggi - spiega il tassista - devo ancora recuperare 57 mila e 500 euro». Bosatelli non ci sta e punta il dito contro il servizio «infangante» trasmesso mercoledì.

Giovedì in serata l'ex sindaco di Villa d'Ogna ha affidato il suo commento a una nota scritta: «Ho dato incarico ai miei legali per difendere la mia immagine infangata da enormi falsità che saranno smontate una ad una nelle opportune sedi».

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