Caccia: riparte l'attività dei roccoli
Il Tar respinge la sospensiva

Riparte, dopo lo stop deciso un paio di settimane fa dal Tar, l'attività dei roccoli in provincia di Bergamo. A decidere per la riapertura degli impianti di cattura dei richiami vivi è stato lo stesso tribunale amministrativo, respingendo l'istanza di sospensiva.

Riparte, dopo lo stop deciso un paio di settimane fa dal Tar, l'attività dei roccoli in provincia di Bergamo. A decidere per la riapertura degli impianti di cattura dei richiami vivi è stato lo stesso tribunale amministrativo, respingendo l'istanza di sospensiva cautelare avanzata dagli ambientalisti di Lac e Wwf.

La decisione dei giudici è arrivata mercoledì nel tardo pomeriggio, e subito gli uffici del settore Caccia e Pesca di via Tasso si sono messi in moto per comunicare la novità ai conduttori dei roccoli orobici. Già da stamane all'alba, infatti, l'attività potrà riprendere, fino al 31 dicembre, per le specie tordo sassello e cesena.

La delibera della Provincia che, in attuazione delle legge regionale del settembre 2011, attivava 24 roccoli e fissava a 14.468 gli esemplari catturabili (mantenendosi così al di sotto della quantità consentita dal Pirellone, di circa 18 mila), era stata sospesa dal Tar a inizio novembre, con decreto cautelare, in attesa di esaminare, mercoledì, insieme, le questioni di Bergamo e Brescia.

Entrambe le delibere, infatti (discendenti dalla medesima legge regionale), erano finite nel mirino degli ambientalisti. E gli esiti sono stati opposti: se per Bergamo ieri è arrivato il via libera alla riapertura dei roccoli, per i vicini d'oltre Oglio lo stop è stato confermato.

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