Scattato «Il Grande sentiero»
Avventura, montagna e film

Dicono che il tre sia il numero perfetto. Nel caso del Grande sentiero - alla sua 3ª edizione - lo sapremo nel 2012, ma è facile che il detto sia smentita: la rassegna dedicata all'avventura, alla montagna e alla cinematografia a essa ispirata, è sempre cresciuta.

Dicono che il tre sia il numero perfetto. Nel caso del Grande sentiero - giunto appunto alla sua terza edizione - lo sapremo solo nel 2012. È facile però che il detto venga smentito. Di anno in anno la rassegna dedicata all'avventura, alla montagna e alla cinematografia a essa ispirata, è cresciuta, ha trovato nuovi e importanti ospiti, oltre a strutturasi sul piano organizzativo.

Ecco: forse la principale novità del 2011 arriva proprio da questo punto di vista. A Laboratorio 80, storico promotore dell'iniziativa, si è affiancata Orobie, la rivista che ormai da 20 si occupa di ambiente e cultura alpina. Un ulteriore passo in avanti per una manifestazione che, accanto ai due partner principali, trova il sostegno di tante realtà, tra cui il Cai di Bergamo e quello di Nembro.

«Siamo molto soddisfatti - commenta il direttore del mensile Pino Capellini -, perché questa collaborazione va nella direzione in cui Orobie si sta muovendo ormai da tempo e cioè quella di offrire ai suoi lettori occasioni di approfondimento e di incontro che partono dalla rivista e si riversano sul territorio, rappresentando in una certa misura l'occasione per conoscerlo meglio o comunque di allargare gli orizzonti. Il tutto seguendo i binari di sempre: qualità e grande attenzione alle immagini».

La formula dell'edizione 2011 - che si svolge da lunedì 14 a venerdì 25 novembre con dieci serate più una coda il 7 gennaio 2012 - è, come di consueto impostata con un ricco programma di proiezioni abbinato alla partecipazione degli autori e di numerosi alpinisti. Da Catherine Destivelle a Nicolas e Olivier Favresse con Sean Villanueva; da Rosa Morotti e Norbert «Noppa» Joos a Rossano Libéra.

Saranno loro, assieme a registi e scrittori, ad accompagnare il pubblico lungo questo viaggio a 360 gradi nel mondo verticale e dell'esplorazione, spaziando dalle Alpi, alla Groenlandia, dal Tibet agli altipiani del Kenya. «Attenzione però - puntualizza Alberto Valtellina, curatore dell'iniziativa assieme a Maurizio Panseri - "Il Grande sentiero" non vuole essere solo un filmfestival. L'obiettivo resta quello che ci siamo posti sin dall'inizio: creare dei collegamenti trasversali nel mondo dell'avventura e dell'esplorazione, stimolando così la riflessione e guardando i temi con occhi sempre diversi. Non solo montagna, quindi, ma tutto ciò che si percepisce come una tensione a vivere più intensamente, a realizzare piccoli grandi sogni e a superare il proprio limite».

Leggi su L'Eco di domenica 13 novembre le due pagine sull'argomento

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