Lunga nottata di indagini
in abitazioni e sulle strade

Quella tra mercoledì e ieri è stata una lunga notte di indagini e appostamenti per i carabinieri della compagnia di Treviglio, del nucleo investigativo di Bergamo e della stazione di Zingonia.

I militari hanno passato al setaccio tutte le strade dell'area di Zingonia battute, ogni notte, da decine di viados: molti di loro sono stati ascoltati, e alcuni anche portati in caserma a Treviglio per accertamenti, con l'obiettivo di trovare qualcuno che conoscesse la vittima dell'omicidio. I controlli non hanno riguardato, però, soltanto le strade di Zingonia: molti transessuali che si prostituiscono nella zona vivono anche tra Zingonia, Osio Sotto e Boltiere (molti altri, invece, arrivano da Milano in treno o con l'autostop).

Per questo gli investigatori hanno controllato anche decine di appartamenti, sempre per risalire a qualche conoscente della vittima dell'omicidio. Sembra, però, che nessuno avesse mai visto il transessuale ucciso e abbandonato in via Osio di Ciserano: molti transessuali vivono assieme, in due o tre, all'interno di appartamenti in affitto a Zingonia. Solitamente – fanno sapere gli investigatori – quando arriva un nuovo transessuale, gli altri viados non lo accolgono positivamente, proprio per paura che l'ultimo arrivato porti via a loro i clienti. 

Dietro la prostituzione dei viados ci sarebbe dunque un racket, con regole però diverse da quelle delle prostitute, ma comunque basato – secondo gli inquirenti – sulla spartizione degli spazi sulle strade in modo che nessuno calpesti i piedi agli altri.

Fa. Co.

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