Bassa, una rete d'infrastrutture:
ecco come Milano sarà più vicina

La pianura bergamasca è al centro della nuova rete di infrastrutture che renderanno Milano più vicina e il nostro territorio meno provinciale. Tutto è iniziato con la quarta corsia dell'A4, è proseguito la Brebemi e ora tocca anche le strade provinciali.

La pianura bergamasca è al centro della nuova rete di infrastrutture che renderanno Milano più vicina e il nostro territorio meno provinciale. Tutto è iniziato con la quarta corsia dell'A4, è proseguito la Brebemi e ora tocca anche le strade provinciali.

Dal settembre 2007 le cose sono già radicalmente cambiate: la quarta corsia ha fluidificato il traffico da e per Milano, aumentando anche le condizioni di sicurezza. Un passo importante e decisivo nella ridefinizione delle relazioni con il capoluogo regionale, ma anche un primo tassello di un puzzle ben più ampio e che sta prendendo pian piano forma.

Nonostante l'impennata vertiginosa dei costi (da 1.456 miliardi di lire a 1,6 di euro) la direttissima Brescia-Bergamo-Milano, in arte Brebemi, avanza. E per la Bassa vuol dire cambiare radicalmente il modo d'approcciarsi alla metropoli. Tre corsie d'autostrada direzione Milano: o meglio, l'hinterland.
 
Anche per la Tangenziale est esterna di Milano le cose sono decisamente cambiate, e i lavori di questa nuova infrastruttura partiranno per fine anno. In primis la porzione compresa tra le provinciali Rivoltana e Cassanese, assolutamente centrale per Brebemi.

Poi c'è appunto il nodo delle strade provinciali: assolutamente inadeguate ad accogliere già l'attuale traffico verso Milano, figuriamoci i 60 mila veicoli al giorno che arriveranno con Brebemi.

Non a caso la loro trasformazione in autostrade a doppia corsia senza pedaggio è parte integrante del progetto della Direttissima, al modico costo di 155 milioni. I lavori di preparazione dei cantieri sono iniziati, il traguardo è l'estate del 2013, in parallelo con Brebemi.

Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 29 ottobre

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