Cronaca
Venerdì 14 Ottobre 2011
La «moschea» della Malpensata
Mohamed Saleh: «Restate uniti»
Solo tre associazioni su undici hanno partecipato all'incontro sulla libertà religiosa a Bergamo. Presente anche Mohamed Saleh, del centro islamico di via Cenisio, che ha invitato i presenti «a non mollare» e a perseguire le vie legali.
Su spinta delle 11 associazioni con sede nell'ex officina fonderia Cortinovis in via dei Cabrini, stabile il cui sequestro è stato convalidato la scorsa settimana dal Gip, è stata organizzata un'assemblea al centro «La Porta», a due passi da Largo Porta Nuova.
Il tema dell'incontro, la libertà di culto a Bergamo, in realtà non è stato affrontato, perché il problema contro il quale si stanno battendo le associazioni è ormai di mero ordine pratico: trovare una sede alternativa dove svolgere le proprie attività, pratiche religiose comprese. All'incontro, organizzato dal pastore Andriy Morozov, della chiesa Cristiana Emmanuel, hanno partecipato solo 3 delle 11 associazioni con sede nello stabile.
Presente all'incontro, anche Mohamed Saleh, del centro islamico di via Cenisio, che ha invitato i presenti a restare uniti, «a non mollare» e a perseguire le vie legali: «Anche noi nel 2001 abbiamo combattuto una dura battaglia contro il Comune di Bergamo e alla fine abbiamo vinto – spiega Mohamed Saleh –. L'unico modo per uscire da questo pasticcio è lavorare insieme, anche per una questione economica».
Saleh ha sottolineato in più interventi la necessità dell'unione e della mobilitazione: «Non dovete mollare e state uniti – ha esortato –. Un'altra cosa che dovete fare è continuare a ritrovarvi fuori dal capannone per pregare tutti insieme, per far capire alla gente qual è il vostro problema, renderlo visibile. Noi vi siamo vicini e se vorrete verremo ad assistere alla vostra preghiera. Se nel cortile si incontrano 1.000 persone invece che 20, è diverso. L'unione fa la forza».
Nei prossimi giorni i responsabili delle 11 associazioni cercheranno di incontrarsi per definire una linea comune che porti alla soluzione del problema. Nel frattempo i momenti di preghiera verranno svolti all'aperto, nel cortile di via dei Cabrini.
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