Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 12 Ottobre 2011
Bettoni: «azzeccato il peccato»
Costo dei rifiuti, super aumento
«Qualche volta il "pensar male azzecca il peccato": come previsto un mese fa, il presidente della Provincia Pirovano, ha chiuso, nel trionfo delle parole e nella mestizia delle cifre, l'accordo con Rea per smaltire i rifiuti. Aumento del 31%». Parole di Valerio Bettoni.
«Qualche volta il "pensar male azzecca il peccato": come già previsto un mese fa, il deputato e presidente della Provincia, Ettore Pirovano, ha chiuso, nel trionfo delle parole e nella mestizia delle cifre, uno schema di accordo con Rea per smaltire i rifiuti bergamaschi alla tariffa di oltre 113 euro alla tonnellata determinando un aumento del 31% rispetto agli attuali 86,5 euro».
«Il precedente livello tariffario, il più basso della Regione Lombardia, era stato ottenuto per tutto il periodo 2000-2010 con una tenace e costante trattativa dalla Giunta Bettoni, in un fronte unito e compatto con i Comuni che aveva saputo ottenere condizioni ottimali per i quantitativi conferiti da oltre 1 milione di cittadini».
«Misurando l'aumento della tariffa di smaltimento, che è solo una parte del più complesso ed alto costo che i cittadini pagano con la Tarsu, i bergamaschi pagheranno in più 5,5 milioni di euro (circa 11 miliardi di vecchie lire) all'anno solo per il conferimento dei rifiuti. La nuova tariffa, accordata a Rea dalla Provincia, non è accettabile né giustificabile sia sotto il profilo tecnico che quello economico».
«L'incapacità del deputato presidente e della Giunta PdL-Lega si è manifestata nel non avere affrontato la questione per tempo, prima della scadenza nel 2010 della precedente convenzione, e nel non aver saputo utilizzare la capacità contrattuale dei Comuni, con il peso di oltre 1 milione di cittadini, lasciati soli e senza aver direttamente coinvolto il Consiglio Provinciale nella decisione».
«Questa incapacità nel governare alimenta le critiche di quanti si chiedono a cosa serve la Provincia se non sa coordinare le attività primarie di un territorio e la complessità delle risorse per strappare il costo più basso da termovalorizzatori, in cui i rifiuti sono una risorsa perché producono energia e calore».
«Invitiamo il Consiglio Provinciale, i Comuni, le società pubbliche operanti nel settore, le associazioni e i cittadini a contestare questa nuova tariffa superficialmente accordata. Negli anni precedenti si era saputo e potuto organizzare un servizio di smaltimento economico efficiente ed efficace, tra i migliori in Italia e in Europa, che ora rischia di dissolversi, aggravando di costi impropri imprese e famiglie E mettendo le mani nelle tasche dei cittadini».
«Passiamo da tariffe certe e basse per tutti con aumenti Istat predefiniti (86,5 euro alla tonnellata pari a 167 lire al Kg) a un quadro incerto con un aggravio di costi (113 euro alla tonnellata pari a 218 lire al kg) e con discredito della Istituzione Provincia che ha il dovere primario di svolgere un'azione di coordinamento e di definizione tariffaria di questo servizio di pubblica utilità».
Valerio Bettoni
Consigliere regionale
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