Tentano borseggi nel sottopasso
All'opera una banda di ragazzini

Preoccupazione è quella che traspare dalla lettera di una mamma di uno studente del primo anno dell'istituto Natta. «Percorrendo il sottopasso ferroviario nel giro di una settimana ha già subìto due tentativi di borseggi».

Preoccupazione è quella che traspare dalla lettera di una mamma di uno studente del primo anno delle scuole superiori, iscritto all'istituto Natta di Bergamo. «Tutti i giorni mio figlio arriva alla stazione delle autolinee verso le 7.45 e riparte dalla stessa verso le 13.13/14.15 - racconta la donna residente con la famiglia a Comun Nuovo -. Per arrivare alla sua scuola deve percorrere il sottopassaggio della stazione dei treni. Nel giro di una settimana ha già subìto due tentativi di borseggi: lui cammina e da dietro gli viene aperta la taschina dello zainetto per sfilare il cellulare o i soldi da due ragazzi poco più grandi di lui e di circa 16 anni».

«Finora non gli è stato rubato nulla perché lui non tiene nulla nello zaino a parte i libri di scuola - continua la donna -, ma quanto accade è un fenomeno preoccupante».

Una situazione già conosciuta alle forze dell'ordine che già effettuano un quotidiano servizio di sorveglianza nel sottopasso  con gli agenti della polizia ferroviaria. Non è infatti la prima volta che nel sottopasso si verificano fenomeni di bullismo, con rapine e aggressioni ai danni di ragazzi.

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