La morte di Atis: «Nella sua bara
la maglia della partita di calcio»

«Nella sua bara abbiamo messo la maglietta con la quale avrebbe dovuto giocare la prossima partita». È duramente colpito, ma conserva grande lucidità Durim Taci, papà di Atis, il ventenne che ha perso la vita all'alba di sabato a Seriate.

«Nella sua bara abbiamo messo la maglietta con la quale avrebbe dovuto giocare la prossima partita». È duramente colpito dalla prova a cui la vita lo ha messo di fronte, ma conserva grande lucidità Durim Taci, papà di Atis, il ventenne che ha perso la vita nel tragico incidente di ieri all'alba in via Roma, a Seriate.

«Atis era un ragazzo speciale, socievole, amante della vita». Durim Taci è uomo di cultura, laureato in Lettere in Albania, dove ha fatto anche il giornalista. Dieci anni fa la scelta di lasciare la sua terra e trasferirsi a Seriate con moglie e figli. Ha trovato lavoro come impiegato, ma nel tempo libero arrotonda traducendo opere letterarie dall'inglese e dall'italiano in albanese.

Ha fatto il mutuo e ha preso casa in un condominio di via Battisti, ha mandato i suoi ragazzi (Atis e la sorella minore Esi), alle scuole di Seriate, dove si sono subito integrati bene. Per comprendere quanto gli amici volessero bene ad Atis e alla sua famiglia è bastato osservare quante persone con le lacrime agli occhi si sono radunate al ponte di via Roma, luogo della tragedia, per abbracciarsi e cercare reciproco conforto.

Durim Taci al ponte di via Roma ci è andato subito dopo lo schianto, quando il rumore delle sirene del 118 e dei vigili del fuoco lo ha destato. «Era presto, ho notato che mio figlio ancora non era tornato e ho avuto un brutto presentimento».

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