Ospedale nuovo, sì alla trincea
La Dec: i vetri saranno sostituiti

La trincea si farà e per questa opera l'ospedale ha chiesto alla Regione un finanziamento di un milione e 200 mila euro. Secondo i collaudatori il lavoro «non è necessario», ma i Riuniti hanno preso questa decisione «per stare tranquilli».

La trincea di sbarramento dell'acqua nell'area del nuovo ospedale si farà e per la realizzazione di questa opera l'ospedale ha chiesto alla Regione un finanziamento di un milione e 200 mila euro. Secondo i collaudatori il lavoro non è né prioritario né necessario, ma i Riuniti hanno preso questa decisione «per stare tranquilli».

A dirlo è Carlo Nicora, direttore generale dell'ospedale di Bergamo che nel pomeriggio di giovedì 29 settembre ha accompagnato gli assessori regionali Marcello Raimondi (PdL) e Daniele Belotti (Lega) e un gruppo di giornalisti nel cantiere del nuovo ospedale.

E se quindi per la trincea sarà ora necessario avviare l'iter per l'assegnazione dell'appalto, nei sotterranei - sempre per scongiurare il problema allagamenti - «sono già state realizzate 40 canaline, 3 delle quali segnalano la presenza di acqua» ha detto ancora Nicora. La questione infiltrazioni è comunque sotto controllo,

Capitolo a parte la questione vetrate. «La ditta a cui era stato subappaltato il lavoro è in fallimento - fa sapere Nicora -, ma i vetri da sostituire, in tutto 186, tra i 160 con problemi e i 20 rotti, sono già pronti e devono essere solo posati a costo zero per l'azienda».

Entro 30 giorni da quando sarà depositata la perizia del Tribunale sulla questione, la Dec ha assicurato che sostituirà i vetri. Visto che la ditta cui era andato l'appalto è in fallimento, la Dec si è già rivolta ad un'altra azienda per risolvere il problema.

Ancora da chiarire le cause dei danneggiamenti e le eventuali responsabilità delle questioni sul tappeto, ma quel che preme all'azienda ospedaliera è risolvere i problemi per accelerare l'apertura del nuovo ospedale.

Mentre sono state nuovamente presentate alcune camere di degenza nella zona già arredata del nuovo ospedale. Tecnologia avanzata, pareti lavabili, stanze luminose e letti che sono facilmente spostabili sono le caratteristiche principali della stanze riservate ai pazienti.

Ultimato anche il collaudo - con esito positivo - dell'impianto di condizionamento dell'aria durante il periodo estivo.

«Abbiamo voluto questo sopralluogo - ha detto Belotti - all'insegna della massima trasparenza, per vedere insieme lo stato del nuovo ospedale, alla presenza della stampa locale».

Trentasei sale operatorie, 1.200 posti letto, oltre 200 ambulatori: i casi di umidità riscontrati tra giugno e settembre scorsi possono interessare queste strutture? «La direzione ospedaliera - ha detto Raimondi - si sta muovendo in maniera solerte non trascurando alcun tipo di criticità compresi questi casi di infiltrazioni. Si sta parlando di un pò di umidità nei sotterranei, in parti dell'ospedale che non saranno interessate da attività diagnostica, terapeutica, clinica e dove non ci sono interferenze con l'impiantistica. Si tratta di problemi che, comunque, la direzione sta affrontando in maniera completa nel contesto di un'opera innovativa e all'avanguardia».

«Nostro compito, mio e dell'assessore Belotti - ha aggiunto Raimondi - è di continuare a vigilare. Ma non abbiamo dubbi che questa debba diventare una struttura 'fiore all'occhiello' dei bergamaschi e per la quale tutti dovranno essere orgogliosi».

«Questa nell'ultimo secolo - ha ricordato Belotti - è l'opera più importante per la città. Sicuramente sarà la struttura più bella e funzionale di tutta Italia e tra le prime a livello europeo. Fa male vedere che anche questa volta si tratta di una tempesta in un bicchier d'acqua. Che si siano verificati casi di allagamento in periodi in cui si svolgono i lavori ci può stare ma sono intervenuti prontamente e ora la situazione è sotto controllo, o come ha detto il direttore dell'ospedale, la stanno gestendo. E' normale che i problemi nascano man mano che si costruisce, basta poi che si risolvano strada facendo».

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