Cronaca
Domenica 25 Settembre 2011
Nuovo ospedale, nuovo problema:
novanta lastre del soffitto crepate
Si chiama «hospital street» ed è la via di collegamento, all'interno del nuovo ospedale di Bergamo alla Trucca, tra la cosiddetta piastra centrale e le torri di degenza. Ma da un anno, su quel soffitto «a cielo aperto» ci sono vistose crepe.
Si chiama «hospital street» ed è la via di collegamento, all'interno del nuovo ospedale di Bergamo alla Trucca, tra la cosiddetta piastra centrale e le torri di degenza. Ma da un anno, su quel soffitto «a cielo aperto» ci sono vistose crepe: ovvero diverse di queste speciali lastre in vetro si sono rotte, dopo il montaggio.
È successo a fine estate di un anno fa, a ottobre in occasione di alcuni sopralluoghi ai cantieri il difetto era stato fotografato: ora, 12 mesi dopo, per questo che è uno degli inghippi sul percorso di ultimazione per l'apertura del «Papa Giovanni XXIII» si attende il pronunciamento dei periti del tribunale.
Un pronunciamento che potrebbe portare a una soluzione dell'inghippo. Potrebbe, perché attualmente è in corso il lavoro della Commissione di collaudo tecnico amministrativo, ultimo atto di legge per arrivare a poter dire «l'ospedale si apre»: non è detto che i tecnici della commissione non chiedano ulteriori perizie sulla questione vetri.
Finora, infatti, i tecnici del collaudo non avevano potuto esaminare le vetrate, perché la Dec, ditta capofila dell'associazione temporanea d'impresa che si è assicurata l'appalto principale del nuovo ospedale, aveva chiesto al giudice di dirimere la questione aperta con la ditta subfornitrice delle vetrate: partita difettata? Vetri non sicuri? Chi paga per la sostituzione, visto che i costi dell'intera fornitura pare oscillino sui 4 milioni di euro? Vanno sostituiti tutti o solo quelli rotti?
E con le perizie giudiziarie tecniche erano evidentemente bloccate sia la sostituzione delle vetrate sia eventuali ulteriori perizie da parte di terzi. Inizialmente si era parlato di soli 20 vetri con vistose rotture, oggi la stessa Dec afferma che «si tratta di una novantina di vetrate, su una superficie in vetri di circa 5 mila metri quadrati»: sarà il tribunale, quindi, con le perizie a stabilire se quelle crepature sono solo un difetto estetico, o comunque un problema che non compromette la tenuta e la sicurezza del prodotto.
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