Villa d'Almè, c'è l'auto per i militari
Ma è quella dei colleghi di Stezzano

L'auto «sostitutiva» ai carabinieri di Villa d'Almé è arrivata, lunedì mattina e dopo che qualcuno ha probabilmente letto il lamento di Vittorio Feltri su «Il Giornale». Il problema è che è stata prelevata ai colleghi della stazione di Stezzano.

L'auto «sostitutiva» ai carabinieri di Villa d'Almé è arrivata, lunedì mattina e dopo che qualcuno ha probabilmente letto il lamento di Vittorio Feltri su «Il Giornale». Il problema è che è stata prelevata ai colleghi della stazione di Stezzano, i quali si trovano ora con una sola utilitaria a dover prendersi cura di tre paesi - tra cui Orio, il suo aeroporto e il suo centro commerciale - e dei loro 23 mila abitanti.

È la classica coperta corta che la carenza di fondi ha dato in dotazione all'Arma, e dà i brividi sapere che questo desolante risiko lo si stia giocando in tema di sicurezza. Perché, vista la delicata materia e certi strombazzati slogan della politica, l'impegno dei militari (ammirevoli per come si stiano da tempo districando) non dovrebbe essere appeso alle bizze di un radiatore o a un parco vetture striminzito, decisamente sproporzionato rispetto a quello delle auto blu.

La questione la scodella domenica Feltri, che abita a Ponteranica (sotto la giurisdizione della stazione di Villa d'Almé): una delle due macchine è guasta, l'altra è insufficiente a coprire un territorio di sei comuni e 50 mila residenti. I politici non provano un po' di vergogna, non si sentono a disagio davanti a dei carabinieri che comunque si fanno in quattro per assicurare i servizi?, frigge d'indignazione il giornalista.

Forse qualcuno in alto legge o forse è davvero una coincidenza temporale. Fatto sta che, in attesa che sia riparata l'auto, ieri mattina ne giunge una di riserva. Pare una storia a lieto fine, è invece il prodotto di una chirurgica operazione di vasi comunicanti.

Leggi di più su L'Eco di martedì 20 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA