Treviglio, il tribunale è a rischio
Avvocati in campo per difenderlo

La sezione distaccata del tribunale di Treviglio rischia di chiudere i battenti stando ai contenuti della legge delega inserita nella manovra di governo, le cui linee generali puntano all'eliminazione delle sedi con meno di 15 magistrati giudicanti, escluse le città capoluogo di provincia.

La sezione distaccata del tribunale di Treviglio rischia di chiudere i battenti stando ai contenuti della legge delega inserita nella manovra di governo, le cui linee generali puntano all'eliminazione delle sedi con meno di 15 magistrati giudicanti, escluse le città capoluogo di provincia.

Treviglio, contando su 7 magistrati, rientrerebbe quindi tra i 18 uffici distaccati della Lombardia, compresi quelli di Grumello del Monte e Clusone, destinati a sparire dalla mappa dei tribunali e perdere anche la figura del giudice di pace. All'origine della riorganizzazione giudiziaria, la necessità di risparmiare sulle spese e incrementare l'efficienza.

La potenziale soppressione del tribunale di Treviglio non viene giudicata favorevolmente dall'Associazione forense della Geradadda, alla quale aderiscono 71 avvocati della Bassa e il cui direttivo ha deciso di scendere in campo con determinazione per tutelare l'attività giudiziaria della sede distaccata cittadina.

Una realtà associativa fondata tre anni fa e presieduta dall'avvocato trevigliese Giuseppe Maridati che nelle prossime settimane presenterà all'Ordine provinciale degli avvocati, ai presidenti del tribunale di Bergamo e della Corte d'appello, alcune proposte: «Innanzitutto quella di ampliare la competenza territoriale del tribunale di Treviglio, puntando a un aumento dei Comuni, cercando così di elevare a 250 mila il numero degli abitanti che fanno riferimento alla nostra sede distaccata, attualmente fermi a quota 195 mila».

Una prima mossa che richiederebbe inevitabilmente anche l'incremento dei magistrati giudicanti, senza la necessità di raggiungere quota 15 essendo una sede distaccata, comunque dando un senso alla presenza del tribunale trevigliese. All'operazione di allargamento della competenza territoriale è legata la necessità di trovare altri Comuni: «Fa parte del percorso che la nostra associazione vuole intraprendere in questi dodici mesi a disposizione - ha proseguito Maridati - coinvolgendo in questa fase i sindaci dei paesi che già fanno riferimento al tribunale di Treviglio. Studieremo insieme quali accorgimenti prendere per aumentare il bacino d'utenza col sostegno dei parlamentari bergamaschi».

L'eliminazione delle sedi staccate è stato giudicato favorevolmente dagli avvocati e magistrati che operano soprattutto al tribunale di Bergamo: hanno infatti ritenuta anacronistica la presenza degli altri uffici giudiziari nella nostra provincia. L'accorpamento servirebbe più che altro a rimpolpare l'organico degli uffici di Bergamo, con l'arrivo di tredici magistrati e venti dipendenti amministrativi, ma non a diminuire il lavoro.

«È vero che gli avvocati, magistrati e imputati, da Bergamo vengono a Treviglio - ha ammesso Maridati -, ma succede spesso anche il contrario. Nell'analizzare e cercare di risolvere la questione dobbiamo pensare non solo all'attività degli avvocati, ma anche alla giurisdizione volontaria e cioè a quella realtà che non prevede la difesa tecnica dei legali, quindi a tutte le problematiche legate alle successioni, alle tutele e ai minori».

Fabrizio Boschi

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