Dopo 80 anni il sogno di monsignor Angelo Roncalli è diventato realtà. L’Esarcato cattolico di Sofia, ha una nuova chiesa in via Montevideo intitolata al Beato Giovanni XXIII. È sorta su un terreno che monsignor Roncalli – allora visitatore apostolico in Bulgaria – aveva acquistato nella speranza di costruirvi un Seminario. Una piccola cupola, l’esile campanile, un porticato a tre arcate, un medaglione sulla facciata con un mosaico che riproduce l`immagine di Papa Roncalli, gli stemmi di Benedetto XVI e dell’Esarca, le bandiere del Vaticano e della Bulgaria: la chiesa è tutta qui.
È stato monsignor Christo Proykov, esarca della Chiesa cattolica in Bulgaria, a consacrarla con una liturgia di rara intensità, fra litanie bizantine, profumo d`incenso, paramenti dorati indossati da uno stuolo di vescovi macedoni, ucraini e di altre chiese orientali, assieme al nunzio monsignor Giuseppe Leanza. Il rito rappresenta un evento storico per la Chiesa cattolica, non solo bulgara. Papa Benedetto XVI ha inviato un proprio messaggio tramite il segretario di Stato cardinale Angelo Sodano.
All’evento non sono mancati la regina Margherita Gomez Acebo, moglie del re Simeone, già Premier di Bulgaria, l`ambasciatore italiano Gianbattista Campagnolo e diplomatici di Austria e Germania.
La costruzione della chiesa è cominciata subito dopo la beatificazione di Papa Giovanni il 17 settembre 2001. In tanti hanno contribuito: benefattori persino dalla Svizzera, dalla Spagna, dalla Germania, ma anche da Bergamo e Sotto il Monte.
Incastonata sulla facciata c’è la prima pietra della nuova chiesa che proviene da Camaitino, residenza estiva di Papa Giovanni a Sotto il Monte. La nuova chiesa cattolica di rito bizantino-slavo dedicata al «Beato Giovanni XXIII - Papa di Roma» è stata progettata dagli architetti Dobrina e Svetoslav Dimovi (412 metri quadrati, 200 posti a sedere).
(22/10/2005)
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