L’abbattimento di un vecchio cavalcavia dell’A4 rischia di bloccare tutte le autorizzazioni e gli accordi per l’apertura di una cava di ghiaia necessaria proprio per il cantiere dell’autostrada. È il paradosso che si sta verificando a Osio Sopra, dove il percorso burocratico per l’apertura dell’attività estrattiva è stato di fatto congelato. Il cavalcavia all’autostrada di via Vittorio Veneto, adiacente a un’area da 100 mila metri quadrati (ben visibile tra i caselli di Dalmine e Capriate), prescelta all’inizio dell’anno per una cava di prestito, sarà infatti il primo ponte bergamasco abbattuto, tra sabato e domenica, nell’ambito dei lavori per la quarta corsia, per poi essere ricostruito più lungo nella primavera del 2006.
Con l’abbattimento verrà a mancare quel passaggio di via Veneto sopra l’autostrada che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ezio Cologni considerava una garanzia per evitare che camion e mezzi pesanti in partenza o in arrivo dalla cava attraversassero il centro storico di Osio Sopra.
«A questo punto – aggiunge Cologni – bisognerebbe attendere il nuovo ponte di via Veneto ad aprile 2006. Ma non so se allora l’estrazione potrà tornare ancora utile». Il ponte sarà abbattuto tra le 22 di sabato e le 6 di domenica: in quella fascia oraria l’A4 resterà chiusa tra i caselli di Bergamo e di Agrate in direzione di Milano, e tra Agrate e Dalmine verso Venezia.
(22/09/2005)
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