Scanzo in festa per il moscato
Ricorso al Tar contro il gasdotto

Si svolgerà da venerdì 9 a domenica 11 settembre la sesta edizione della Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi. Intanto 4 produttori del celebre vino presenteranno un ricorso al Tar contro il gasdotto che attraverserà i loro terreni.

Si svolgerà da venerdì 9 a domenica 11 settembre la sesta edizione della Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, organizzata dal Comune e dall'associazione Strada del Moscato. La manifestazione è patrocinata da Regione e Provincia ed è stata presentata martedì mattina in municipio, a Scanzorosciate.

La Festa del Moscato sarà una vetrina per le aziende vitivinicole locali: venerdì sera, dalle ore 20, nel centro storico di Rosciate spunteranno una trentina di casette di legno adibite alla degustazione del Moscato di Scanzo, che rimarranno aperte per tutto il fine settimana. Nei tre giorni di festa saranno messi in scena molti spettacoli e non mancheranno le iniziative, come la camminata sui tre itinerari della strada del Moscato, in programma domenica a partire dalle ore 10 nel parco tra Scanzo e Villa di Serio.
La rievocazione storica vedrà protagonista Francesco Martinengo Colleoni, discendente del grande Bartolomeo Colleoni, nato a Scanzo nel 1548, anche lui condottiero, al servizio prima dei Savoia e poi della Repubblica di Venezia. Il centro di tutte le iniziative sarà la piazza del borgo storico di Rosciate, dove saranno installate, da venerdì sera e sino a domenica sera, le tipiche casette di legno che ospiteranno le varie cantine e gli altri espositori.

«Ho visto con piacere – afferma Angelica Cuni, presidente del Consorzio Moscato di Scanzo – che quasi tutti i produttori hanno aderito. Stiamo collaborando bene e diamo una immagine unitaria nell'interesse di tutti». Con la spesa di 7 euro il visitatore riceve un bicchiere a tracolla e tre buoni per tre assaggi tra i vari stand. Sette euro anche per un tagliere misto di prodotti scanzesi. Le iniziative collaterali coinvolgeranno centinaia di persone, famiglie e bambini. Venerdì sera rievocazione storica e esibizione del Gruppo sbandieratori-musici del Palio di Asti.

Sabato pomeriggio il corteo storico di oltre 300 bambini delle quattro scuole dell'infanzia, accompagnati da insegnanti, genitori e guardie di Colleoni in costume rinascimentale. Alle 17 la gara di pigiatura dell'uva tra le scuole, per l'assegnazione del 1.o Palio del Moscato di Scanzo, un gonfalone nuovo di zecca. Domenica mattina camminate su tre diversi percorsi tra le belle colline di Scanzo (prenotazioni e informazioni su www.stradamoscatodiscanzo.it).

Nel pomeriggio fiaba itinerante sul tema Moscato di Scanzo. Chiusura alle 21 con il concerto della JW Orchestra diretta da Marco Gotti che eseguirà arie verdiane arrangiate in chiave jazzistica. Tra le iniziative, un concorso tra i negozi e le stesse famiglie per la miglior vetrina e miglior abitazione addobbata in onore del Moscato.

E proprio in questi giorni il gasdotto che dovrebbe ribaltare una parte dei pregiati vigneti di Scanzorosciate torna di attualità e fa discutere. Sono almeno una decina d'anni che si parla di un nuovo gasdotto che, partendo dal Cremonese, dovrebbe arrivare alla centrale elettrica di Villa di Serio, di proprietà di Italgen spa, braccio energetico di Italcementi Group.

La notizia torna di attualità perché, dopo che la Gazzetta Ufficiale del 9 giugno scorso ha pubblicato l'autorizzazione interministeriale alla realizzazione dell'impianto, quattro aziende che producono il pregiato Moscato di Scanzo stanno preparando il ricorso da presentare entro settembre al Tar del Lazio per cercare di fermare il gasdotto.

Le quattro aziende sono quelle che avrebbero i vigneti fortemente danneggiati dagli scavi per il posizionamento del gasdotto sotterraneo: Savoldi, Celinate, Fuzier e Cascina Piazzolo. Per loro parla l'avvocato Paolo Savoldi, che coordina il ricorso:«Se si realizzasse il gasdotto così come progettato, si potrebbero ipotizzare gravissimi e irreversibili danni. Si tratta, infatti, di un'opera assolutamente invasiva del territorio da un punto di vista ambientale, paesaggistico e che potrebbe presentare notevoli criticità di carattere idrogeologico».

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