Bruciare rifiuti nel cementificio?
Toccherà a Berlusconi decidere

Toccherà a Roma decidere se il cementificio Sacci di Tavernola potrà o no utilizzare i rifiuti (Cdr e prenumatici) per alimentare i propri forni. È questo  l'esito della conferenza dei servizi tenutasi venerdì nella sede della Provincia.

Toccherà a Roma decidere se il cementificio Sacci di Tavernola potrà o no utilizzare i rifiuti (Cdr e prenumatici) per alimentare i propri forni. È questo  l'esito della conferenza dei servizi tenutasi venerdì nella sede della Provincia. Che, a sua volta, mancando l'unanimità sul via libera a questa autorizzazione, ha fatto proprio il parere negativo espresso dal Comune di Tavernola e ha rinviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la decisione finale.

La questione si trascina ormai da anni e già nel 2007, attraverso una consultazione popolare, i residenti di Tavernola si erano espressi con un netto «no» all'ipotesi di bruciare i rifiuti per garantire il funzionamento dell'impianto, un «ecomostro» ultracentenario sulla sponda bergamasca del lago d'Iseo.

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