C. Rozzone, rogo in falegnameria
Danni ingenti alla Rozzoni Mobili

Un corto circuito sarebbe all'origine dell'incendio divampato oggi poco dopo mezzogiorno a Castel Rozzone, nel laboratorio della ditta di mobili d'arte Rozzoni Cesarino dove sono andati distrutti macchinari, legnami e mobili già pronti per la consegna, il tutto per un valore di diverse decine di migliaia d'euro. Quando è scoppiato l'incendio, all'interno del laboratorio non c'erano operai.

Le fiamme hanno danneggiato quasi completamente il tetto dell'immobile, interessato gran parte del capannone di 700 metri quadrati e lambito nella zona nord anche gli uffici. Ad accorgersi delle fumo che usciva dal laboratorio sono stati gli stessi proprietari che abitano nella casa confinante. Vista l'impossibilità di tentare un primo intervento con gli idranti a disposizione, hanno lanciato l'allarme ai vigili del fuoco giunti poco dopo sul posto con cinque squadre provenienti dai distaccamenti di Treviglio e Dalmine e dal comando di Bergamo.

Gli uomini del 115 hanno scongiurato il pericolo che il fuoco potesse estendersi e riguardare anche la struttura abitativa dei titolari della ditta. Le operazioni di spegnimento sono partite nella zona del macchinario che aspira i trucioli in legno di lavorazione e li inviano al silo posto esternamente al laboratorio. A favorire lo sviluppo delle fiamme è stata chiaramente la presenza del legname ancora da lavorare e quello ultimato ma anche dei solventi utilizzati per i lavori di assemblaggio e finitura dei mobili d'arte. Il lavoro dei vigili del fuoco è durato quasi quattro ore, il tempo necessario per domare l'incendio ma anche per sgomberare il capannone dal materiale distrutto e da quello ancora integro, oltre a mettere in sicurezza l'intero laboratorio.

Per consentire un intervento più sicuro, le strade circostanti la ditta Rozzoni sono state precauzionalmente chiuse al traffico dagli agenti della polizia locale di Castel Rozzone. Oltre al danno materiale i titolari della ditta di mobili d'arte dovranno fare i conti anche con la forzata chiusura dell'attività.