Droga nascosta nella parrucca a Orio
«Lo faccio per aiutare mia figlia»

Avevano entrambe 600 grammi di cocaina nascosti sotto una parrucca. Ad arrestare due donne africane di 32 e 27 anni gli uomini della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Dogane a Orio. In tribunale la difesa della 32enne: l'ho fatto per aiutare mia figlia.

Le hanno trovato 600 grammi di cocaina nascosti in testa, sotto una voluminosa parrucca. A scoprirla gli uomini della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Dogane di stanza all'aeroporto di Orio al Serio. In manette ci è finita A. E. N., originaria della Guinea Equatoriale ma residente a Madrid e ragazza madre di 32 anni. In tribunale a Bergamo la sua difesa è stata molto semplice: «Una mamma fa qualunque cosa per mantenere i figli, e mia figlia di 15 anni da due settimane è anche mamma a sua volta».

Con lei in manette un'altra giovane, O. J. I., nigeriana di 27 anni, disoccupata, partita apposta da Padova per raggiungere Madrid e fare il viaggio con la droga, altri 600 grammi di cocaina sempre tra i capelli. Proprio la scelta della parrucca, piuttosto vistosa visto il quantitativo di droga trasportato, ha fatto insospettire le forze dell'ordine: le due giovani, che pur mandate dalla stessa persona - un nigeriano residente a Madrid - non si conoscevano, sono sbarcate all'aeroporto di Orio venerdì mattina alle 7,50, e appena sono arrivate ai controlli sono state fermate.

In tutto un chilo e 200 grammi, subito sequestrati: le due donne sono state quindi arrestate e davanti al giudice Federica Gaudino hanno raccontato le loro vicissitudini. Spinte da problemi economici e familiari, attirate da facili guadagni, hanno accettato di fare da corriere della droga. Per entrambe è stato convalidato l'arresto e disposta la custodia cautelare in carcere. Il processo è stato poi aggiornato al 14 settembre, in attesa sia delle analisi sulla sostanza, sia nel tentativo di rintracciare a Madrid la figlia quindicenne dell'arrestata, tramite ambasciata, per affidarla momentaneamente ai servizi sociali spagnoli.

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