Dalla Sicilia fino ad Albino
Per imparare il fotovoltaico

Sicilia e piena di sole. Ma per imparare come sfruttarlo, devono venire qui. E l'hanno fatto, armati di una buona dose di curiosità e tanti buoni propositi. Da Regalbuto fino in Valle Seriana, ad Albino.

Sicilia e piena di sole. Ma per imparare come sfruttarlo, devono venire qui. E l'hanno fatto, armati di una buona dose di curiosità e tanti buoni propositi. Regalbuto-Valle Seriana. A Catania prendi l'aereo, atterri a Orio, poi su per le gallerie del Montenegrone e di Pradella, destinazione Albino. Il paese in questione, Regalbuto, è in provincia di Enna e conta 7.600 abitanti. Da lì è arrivato ad Albino il sindaco Gaetano Punzi, in spedizione nel profondo Nord per studiare come far fruttare il sole cocente della Trinacria, ma su progetto made in Bergamo. Valle Seriana: è qui la tappa obbligata, se si parla di fotovoltaico. E ad Albino una zona su tutte, via fratelli Cervi, sopra Piazzo, dà la misura di quanto questa vallata voglia diventare «verde».

L'occhio, in questo caso, deve cadere sul tetto delle case, dove da qualche tempo ci si può specchiare, causa pannelli solari. In questa come tante altre zone è tutto un fiorire, da qualche tempo, di impianti fotovoltaici. Piccole dimensioni, niente di faraonico, ma se si vanno a guardare le statistiche si può notare che Albino ci ha creduto subito e, alla fine del 2010 – cioè nel periodo di start-up, quando i contributi statali per questo tipo di fonte alternativa avevano cominciato a fioccare –, era il comune più fotovoltaico della nostra provincia, dopo la città di Bergamo.

Piccoli impianti, cioè domestici: qui oltre a quelli messi a copertura dell'asilo nido e del campo sportivo Falco –, ma ne sta arrivando uno anche sul tetto del municipio, siepe permettendo, e al bocciodromo – si parla di una «piccola rivoluzione» che ha per protagonisti i privati cittadini. Un esempio da seguire? In Sicilia pare di sì. Qualche cifra per capire: se Bergamo conta 111 impianti in funzione al 31 dicembre 2010, ad Albino ce ne sono 84, nel frattempo diventati 86. Seguono Treviglio (58), Fara Gera d'Adda (50), Almenno San Bartolomeo (45), Dalmine (44), Romano di Lombardia (41), Mozzanica (37), Treviolo (36), Spirano (35). Dati ufficiali: li ha stilati il bimestrale «Bergamo sostenibile» a partire dai report del Gse, il Gestore dei servizi elettrici. Ma anche in continua evoluzione, visto come questa nuova frontiera ha preso il largo.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 22 agosto

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