Cliente «detective» segue i ladri
Presa la banda dei supermercati

È la banda che entrava in azione nei parcheggi dei supermercati, distraendo le donne al volante e rubando le borse appoggiate sui sedili. Tre giovani cubani sono stati arrestati dai carabinieri grazie al fondamentale apporto di un cittadino.

È la banda che entrava in azione nei parcheggi dei supermercati, distraendo le donne al volante e rubando le borse appoggiate sui sedili. Tre giovani cubani sono stati arrestati dai carabinieri di Curno con l'aiuto dei colleghi del nucleo operativo radiomobile di Bergamo e con il fondamentale apporto di un cittadino. Che ha assistito a un furto e ha seguito i ladruncoli tenendo informati i militari col cellulare.

In carcere sono finiti due uomini e una donna, accusati di furto aggravato e uso fraudolento di carte di credito. I militari stanno ora verificando se siano gli stessi autori di colpi messi a segno nei mesi scorsi all'esterno di diversi ipermercati. La tattica era sempre la solita: distrarre le donne al volante nei piazzali dei centri commerciali. Una volta fingendo di chiedere informazioni, l'altra segnalando gomme a terra. Stratagemmi per far distogliere lo sguardo delle automobiliste dell'abitacolo, costringendole ad affacciarsi al finestrino per permettere così a un complice di aprire la portiera del lato passeggero e di rubare le borsette appoggiate sul sedile.

Martedì 9 agoato, intorno alle 10, fuori dall'Esselunga di Curno, hanno utilizzato un escamotage più raffinato. Hanno gettato a terra un mazzo di chiavi nei pressi di un'auto e poi hanno richiamato l'attenzione dell'automobilista, una donna di 70 anni, residente a Mozzo, che stava ripartendo dopo aver fatto la spesa. «Signora, guardi che ha perso le chiavi», l'hanno avvertita l'uomo e la donna cubani. La pensionata è scesa dall'auto chinandosi per raccoglierle. Nel frattempo è entrato in azione il terzo cubano, che ha rapidamente aperto l'altra portiera e ha arraffato la borsetta, contenente tre carte di credito (una delle quali accompagnata da bigliettino con numero di codice segreto). La settantenne ha invano fatto notare ai due cubani, che intanto si stavano allontanando fingendo indifferenza, che le chiavi non erano sue. Quando è risalita sulla vettura s'è accorta che mancava la borsa. S'è così diretta verso la direzione dell'ipermercato per segnalare il furto, senza sapere che un cittadino «detective», un bergamasco di 40 anni, aveva assistito alla scena, intuendo tutto e decidendo di mettersi alle calcagna dei malviventi. L'uomo, anche lui cliente dell'Esselunga, ha preso il cellulare e ha informato i carabinieri. Poi s'è messo al volante della sua auto e ha seguito a debita distanza quella su cui erano saliti i tre cubani.

Gli stranieri durante il tragitto si sono sbarazzati di una carta di credito. Poi si sono diretti a Ponte San Pietro dove, allo sportello bancomat di un istituto di credito, hanno prelevato 250 euro. Il quarantenne non li ha mollati. Senza farsi accorgere ha ripreso a seguirli, tenendo sempre informati i carabinieri della posizione. I tre si sono immessi sull'asse interurbano e sono tornati verso Curno: non è escluso che volessero raggiungere il centro commerciale per fare acquisti con le carte rubate.

Sono stati intercettati da una pattuglia di carabinieri di Curno e da una del nucleo operativo radiomobile di Bergamo poco dopo Locate. Mentre il cliente «detective» si defilava dopo aver visto i militari, è iniziato un inseguimento durato pochi minuti e qualche chilometro. A Curno, allo svincolo per il centro commerciale, l'auto dei tre cubani è stata boccata. Ai tre sono stati sequestrati i 250 euro prelevati e due delle tre carte di credito, che sono stati restituiti alla settantenne di Mozzo. Per la banda dei centri commerciali si sono invece spalancate le porte del carcere.

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