Un turista bergamasco in Grecia:
picchiato sul traghetto, niente soccorsi

Colpito al volto da un pugno davanti alla sua famiglia a causa di un diverbio per un tamponamento, ha rimediato la frattura del setto nasale ma soprattutto il disinteresse del personale del traghetto dal quale stava sbarcando con il suo camper.

Colpito al volto da un pugno davanti alla sua famiglia a causa di un diverbio per un tamponamento, ha rimediato la frattura del setto nasale ma soprattutto il disinteresse del personale del traghetto dal quale stava sbarcando con il suo camper.

Protagonista della vicenda G. C., bergamasco, diretto in Grecia in vacanza con la sua famiglia (moglie e due figli) con il traghetto Bari-Patrasso. L'incidente è avvenuto il 3 agosto scorso, durante le operazioni di sbarco dei veicoli nel porto greco, gestite secondo il nostro lettore in modo caotico, tanto che a un certo punto, durante una manovra un po' troppo brusca, l'autista di un'autovettura con roulotte a rimorchio urtava e rompeva lo specchietto retrovisore del bergamasco.

A quel punto le rimostranze del danneggiato devono aver innervosito parecchio il conducente dell'auto, tanto che scesi entrambi gli automobilisti per constatare il danno e arrivare a un accordo comune, il bergamasco si è visto arrivare un pugno in pieno viso che gli ha procurato una ferita e la frattura del setto nasale.

«Dopo ciò, l'aggressore saliva velocemente sulla sua auto e fuggiva – racconta il lettore – mentre io urlavo e chiedevo aiuto al personale che non mi rivolgeva nessuna attenzione». Anche la moglie prova ad attirare l'attenzione del personale addetto allo sbarco. Ma niente, nessuno muove un dito per fermare il fuggitivo o pensa di annotarsi il numero di targa. Così quando la coppia si rivolge alla polizia greca c'è veramente poco da fare.

«Giunti alla destinazione le operazioni di sbarco sono iniziate senza alcuna direttiva o regolamentazione da parte del personale di bordo che come unica disposizione agitava freneticamente il braccio al fine di velocizzare tutti quanti i mezzi , leggeri e pesanti , autoarticolati , ad indirizzarsi contemporaneamente verso la rampa di sbarco del traghetto. La conseguenza è stata che tutti i mezzi si sono ammassati disordinatamente. Nel contesto particolarmente caotico e disordinato , una autovettura con roulotte a rimorchio procedendo in modo troppo veloce ed imprudente urtava e rompeva con il caravan a rimorchio lo specchietto retrovisore destro del mio veicolo».

«A quel punto - prosegue il lettore -, utilizzando il segnale acustico ho cercato di richiamare l'attenzione del personale e dell'autista del mezzo al fine di ottenere da una parte assistenza e dall'altra la possibilità di una costatazione del danno per la compagnia assicurativa. Il personale della Superfast Ferries non mi ha rivolto nessuna attenzione e sono stato costretto a scendere dal mio veicolo. L'autista e proprietario del caravan è sceso dall'auto molto contrariato e di fronte alla mia richiesta di costatazione del danno e scambio di generalità mi ha colpito violentemente in faccia (porto occhiali da vista) procurandomi una ferita e la frattura del setto nasale riscontrata con radiografia e ricomposta tramite intervento medico presso l'ospedale di Patrasso. Dopo ciò, l'aggressore risaliva velocemente sull'auto e fuggiva».

«Io , in seguito al colpo, all'abbondante sanguinamento ed alla distruzione degli occhiali da vista urlavo chiedendo aiuto al personale che non mi rivolgeva alcuna attenzione. Anche mia moglie, molto terrorizzata dall'evento chiamava il personale da una distanza di pochi metri e quindi ben visibile ed udibile ed indicava chiaramente il mezzo da fermare che nel frattempo raggiungeva gradualmente la rampa di uscita. Nessuno , ripeto nessuno ci ha degnato della minima attenzione fino a quando il traghetto era quasi completamente scarico. Successivamente sono stato accompagnato ad un rubinetto dell'acqua sul ponte auto per lavarmi dal sangue e mi è stato detto che io avrei dovuto prendere la targa del veicolo».

«Di fronte alle mie rimostranze per la subita aggressione , l'impossibilità di vedere senza occhiali ed il loro mancato aiuto malgrado le infinite e decise richieste urlate dal sottoscritto e da mia moglie mi è stato risposto che nessuno di loro aveva sentito o visto nulla e mi invitavano a lasciare il traghetto. Sceso dal traghetto ho trovato subito una pattuglia della polizia greca alla quale ho spiegato il fatto ma anche questa mi ha comunicato che senza la targa del veicolo non c'erano soluzioni. Io ricordo solo che si trattava di targa greca con le prime tre lettere AYH o forse YAH ma non sono sicuro e sulla targa c'era un bollo rosso nella parte inferiore. Si trattava di una vecchia auto tipo suv 4 ruote motrici , forse marca chevrolet o forse marca toyota four ranner colore verde oliva metallizzato che trainava una piccola vecchia caravan colore beige con righe marrone; il conducente , un bianco di circa 30 anni».

«A questo punto mi sono recato al più vicino ospedale ed ho avuto una assistenza molto professionale e gentile malgrado l'intensa attività del momento. Successivamente agli approfondimenti clinici sono stato indirizzato ad un secondo ospedale dove uno specialista è intervenuto per ricomporre la frattura del setto nasale. Ora porto una ingessatura facciale , oltre alla prescrizione di farmaci. In ragione dalla tipologia e gravità della frattura il medico ha ritenuto opportuna una nuova visita di accertamento fra una settimana ed ipotizzato una guarigione in tre/quattro settimane riservandosi una prognosi più precisa dopo il prossimo controllo».

«Questa mia descrizione - conclude il turista bergamasco - vuole essere un messaggio rivolto all'Ambasciata Italiana quale segnalazione di un grave episodio subito da un cittadino italiano che si reca in vacanza con la propria famiglia in Grecia; un messaggio di forte lamentela nei confronti della compagnia per l'assoluta mancanza di assistenza nei confronti di un passeggero che si affida al proprio personale e chiede aiuto e per la mancanza assoluta di procedure di sbarco sicure ed ordinate; alla redazione del giiornale della mia città affinché sia possibile informare i futuri turisti italiani che si recheranno in Grecia , dei rischi che si corrono e che potranno sicuramente compromettere la loro meritata ed ambita vacanza».

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