Torna a volare l'aquila ferita
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Tornata libera l'aquila trovata ferita in un pollaio di Ardesio. In Val Canale, frazione di Ardesio, si è conclusa positivamente l'insolita avventura dell'aquila che il 12 giugno era stata ritrovata, intenta a mangiarsi una gallina, nel pollaio di una signora di Ardesio.

Tornata libera l'aquila trovata ferita in un pollaio di Ardesio. Nella mattinata di giovedì 28 luglio, in Val Canale frazione di Ardesio, in località Baite del Nevel, vicino al laghetto del Branchino, si è conclusa positivamente l'insolita avventura dell'aquila che il 12 giugno era stata ritrovata, intenta a mangiarsi una gallina, nel pollaio di una signora di Ardesio.

Il rapace, una femmina adulta fortemente debilitata a causa di una lesione all'ala destra che le impediva di volare e procacciarsi il cibo, era stata soccorsa dalla polizia provinciale e poi trasferita al Centro recuperi animali selvatici di Valpredina, struttura convenzionata con la Provincia di Bergamo, dove è stata rifocillata e curata.

Giovedì mattina, dopo averle apposto su una zampa l'anello dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, gli agenti del Nucleo ittico venatorio della polizia provinciale in collaborazione con il personale del Cras e con l'assistenza di un veterinario hanno liberato l'aquila.

«È una bella notizia - commenta l'assessore alla Polizia provinciale Fausto Carrara -. Grazie all'impegno costante e quotidiano del Corpo di polizia provinciale a tutela della fauna e dell'ambiente l'aquila è tornata a librarsi sulle vette delle Orobie. Un sincero ringraziamento anche alla signora di Ardesio che ha tempestivamente segnalato la vicenda al Centro recupero di Valpredina».

«A questo proposito, colgo l'occasione per raccomandare a tutti i fruitori dell'ambiente montano della Val Canale di avvisare tempestivamente la sala operativa della Polizia provinciale, nel caso avvistino l'aquila nuovamente in difficoltà: un pronto intervento aumenta di parecchio le possibilità di salvare questo magnifico predatore».

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