La «banda delle catenine»
Gli albanesi restano in carcere

In questi giorni stanno dilagando i colpi delle bande delle catenine e ci sono i primi fermati. In direttissima si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre giovani albanesi arrestati per rapina impropria. Due gli episodi: a Stezzano e Alzano. Arresti convalidati.

In questi giorni stanno dilagando i colpi delle bande delle catenine e ci sono i primi fermati. In direttissima si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre giovani albanesi arrestati per rapina impropria, ovvero per aver strappato la catenina d'oro a un'anziana di Stezzano (flagranza di reato) e a un'altra di Alzano Lombardo.

I tre giovani - di 21, 22 e 24 anni, tutti regolarmente residenti in Italia, iil 22enne a Bergamo - hanno deciso di non dare la loro versione dei fatti contestati. Il gip ha quindi convalidato i tre arresti, confermando la misura cautelare della custodia in carcere (uno dei tre era stato arrestato il 7 luglio a Milano).

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i tre sarebbero entrati in azione verso le 21 di lunedì ad Alzano, strappando la catenina a una sessantacinquenne, e - mentre già i militari li stavano cercando - avrebbero colpito a Stezzano, scippando della catenina una settantaduenne.

I carabinieri avevano fermato e arrestato la banda a Villa di Serio, nella loro auto era stata ritrovata una delle due catenine rubate e una delle vittime aveva riconosciuto il giovane residente a Bergamo. Ora le forze dell'ordine stanno tentando di capire se i tre albanesi siano responsabili di altri colpi dello stesso genere.

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