Eco-terrorismo in Svizzera
Condannata una bergamasca

Silvia Guerini, l'anarchica che 10 anni fa era stata arrestata per l'incendio del ripetitore in Maresana (assolta poi in Cassazione), è stata condannata in Svizzera per il tentato attentato a un centro di ricerca dell'Ibm nei pressi di Zurigo.

Silvia Guerini, l'anarchica che 10 anni fa era stata arrestata per l'incendio del ripetitore in Maresana (assolta poi in Cassazione), è stata condannata in Svizzera per il tentato attentato a un centro di ricerca dell'Ibm nei pressi di Zurigo. Un reato di ecoterrorismo per il quale ieri la trentenne di Bergamo ha rimediato davanti al tribunale federale di Bellinzona una pena di tre anni e mezzo.

Con lei sono stati condannati il fidanzato Costantino Ragusa di 35 anni (tre anni e otto mesi) e il ticinese Luca Bernasconi (tre anni e 4 mesi).

Il 15 aprile dello scorso anno i tre erano stati arrestati al passo dell'Albis, nei pressi di Zurigo: sulla loro auto erano stati scoperti esplosivo e materiale che gli inquirenti svizzeri ritengono fosse destinato al confezionamento di una bomba artigianale. I giovani, che sono ancora in carcere, sono stati definiti dal procuratore federale «tre turisti del crimine» «con la ferma intenzione di delinquere».

Il tribunale ha condannato gli imputati a pene superiori a quelle richieste dall'accusa, respingendo le istanze delle difese che hanno già annunciato il ricorso in appello. Fuori dal tribunale di Bellinzona ha manifestato un'ottantina di anarchici, giunti per esprimere solidarietà agli imputati e controllati da agenti in assetto anti-sommossa. Al di là di una dura protesta da parte dei manifestanti, non si sono registrati episodi di violenza.

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