I Verdi si scusano: troppi errori ma al traffico servono alternative

I Verdi di Bergamo, che maggiormente hanno voluto l’adesione alla «Giornata europea senza auto», presentano le loro scuse, pur ribadendo i motivi di fondo che li spingono a ricercare soluzioni alternative all’attuale situazione del traffico «Bergamo sta diventando sempre meno vivibile, il traffico e l’inquinamento sempre più presenti nelle nostre vite». In un comunicato, Marcello Saponaro, coordinatore provinciale dei Verdi e Paolo Catini, coordinatore cittadino, ammettono che «sono stati troppi i disagi e, per questo, ci scusiamo con quei cittadini che sono rimasti imbottigliati nel traffico ai confini di Bergamo; soprattutto con quei cittadini che nessuna intenzione avevano di entrare in città e, in automobile, stavano raggiungendo tutt’altra destinazione».

Secondo i Verdi, tuttavia, «le poche ore di chiusura sono state anche un momento di respiro per Bergamo» e ribadiscono che la salute dei cittadini, una ritrovata mobilità, i diritti dei pedoni e dei ciclisti, dei bambini e degli anziani valgono il rischio di sperimentare forme nuove di mobilità.

Riconoscono che «alcuni errori non dovevano essere fatti: l’orario innanzitutto. Meglio sarebbe stato, essendo la prima volta di un limitare l’ingresso dopo le 10.00 evitando un’eccessiva penalizzazione di coloro che sono vincolati a orari rigidi per la scuola, l’ufficio, la fabbrica.

E poi il dialogo e l’azione coordinata con i comuni limitrofi e con quelli di collegamento tra la città e le valli: si dovevano coinvolgere prima e meglio».

Sottolineando gli errori commessi in passato, che hanno incentivato l’uso dell’automobile, i Verdi ribadiscono di voler «perseguire la salute, la vivibilità e la mobilità in città e in provincia con pedonalizzazioni sempre più estese del centro e dei centri, le corsie protette per i mezzi pubblici, le piste ciclabili, i parcheggi di interscambio, il finanziamento del tram urbano (a cosa devono servire altrimenti i soldi della tangenziale est?)».

Niente scuse, invece, da parte dei Democratici di Sinistra, per i quali «la limitazione della circolazione in occasione della Giornata europea senz’auto così come avvenuta nella mattinata ci consegna un primo dato incontrovertibile: i disagi e i problemi che si sono verificati in prossimità dei blocchi, e il quadro diametralmente opposto nella zona della città compresa all’interno della circonvallazione, evidenziano la gravità dell’emergenza traffico a Bergamo e la necessità di un cambio di passo nelle politiche della mobilità».

I Ds ribadiscono che «l’obiettivo della Giornata europea senz’auto era sensibilizzare l’opinione pubblica, non certo trasformare il quadro della mobilità di Bergamo da un giorno all’altro. La Città è congestionata e l’unica strada per invertire questa tendenza è definire ed attuare una strategia necessariamente graduale, concertata, il più possibile compatibile con le esigenze dei cittadini, sia pure non indolore».

(24/09/2004)

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(22/09/2004)

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