Ci sono voluti 10 anni di lavoro per fare una sorta di censimento dei boschi lombardi ora raccolto nella nuova «Carta forestale della Lombardia» che raccoglie caratteristiche e proprietà degli oltre 600.000 ettari di bosco della regione, oltre seimila dei quali si trovano in Provincia di Bergamo. La Carta è stata realizzata in collaborazione con l’Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), mostra la distribuzione delle superfici forestali lombarde e costituisce un’importante banca dati di supporto agli interventi di pianificazione e programmazione territoriale.Per quanto riguarda la provincia di Bergamo, sono oltre 6000 gli ettari censiti, tutti nel nord della provincia. La parte del leone la fanno i castagneti, distribuiti su 687 ettari, seguiti da formazioni antropogene, ossia prodotte dall’uomo, per 582 ettari e orno-ostrieti per 422 ettari. I 661mila ettari del patrimonio forestale lombardo rappresentano un quarto dell’intero territorio regionale e il 75% si trova in zone montane, mentre il resto è suddiviso tra collina e pianura. Una realtà che anche dal punto di vista dell’occupazione già garantisce lavoro a circa 100.000 persone. Regione Lombardia detiene la proprietà di 23.000 ettari gestiti in accordo con le Comunità montane e gli Enti locali.La Carta forestale vuole essere un prezioso supporto per la tutela dell’ambiente, la conservazione di habitat e paesaggio, per l’istituzione di aree protette e riserve naturali, per lo sviluppo della ricerca, soprattutto in relazione all’assorbimento dell’inquinamento. E anche per la valorizzazione di testimonianze della storia e della cultura del territorio, per il recupero di fabbricati nel rispetto delle tipologie locali e per la promozione dei prodotti tipici.(21/10/2006)
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