Cronaca
Martedì 19 Luglio 2011
Vacanze, con il fai da te
si riesce ad aggirare la crisi
L'85% dei voli pieni, un vero e proprio boom delle prenotazioni online che ha ridotto i clienti nelle agenzie di viaggio, e ferie sempre più spezzettate: meno giorni consecutivi e più fine settimana. Si possono riassumere così le vacanze estive dei bergamaschi.
L'85% dei voli pieni, un vero e proprio boom delle prenotazioni online che ha ridotto i clienti nelle agenzie di viaggio, e ferie sempre più spezzettate: meno giorni consecutivi e più fine settimana. Si possono riassumere così le vacanze estive dei bergamaschi, dopo aver ascoltato la voce dei tanti addetti al lavoro del settore turismo che operano sul nostro territorio fra agenzie viaggio, aeroporto, e tour operator.
Nonostante la crisi che morde e l'inflazione che corre, nella maggior parte dei casi, alle vacanze non si rinuncia, ma si cambia semplicemente modo di organizzarle. Indipendentemente da vacanze last minute e voli low cost, nelle agenzie della città il calo si sente: «La contrazione c'è ed è sensibile - racconta Maria Loretta Preda, dell'agenzia "Per chi viaggia" di Borgo Santa Caterina -, non è solo una percezione. C'è meno richiesta di informazioni da parte dei clienti, suona meno il telefono, e ci sono pochi soldi da spendere».
«In Italia - racconta Preda – un pacchetto tutto compreso mediamente viaggia sugli 800 euro, mentre ad esempio una meta gettonata come Ibiza si ferma a 600. In questo periodo, tra l'altro, hanno prezzi molto bassi Pantelleria e Lampedusa, ma vengono rifiutate praticamente da tutti per la ripercussione negativa che la situazione del Nord Africa sta portando al nostro turismo».
A livello nazionale, secondo un'indagine dell'associazione per la Difesa e orientamento consumatori (Adoc) c'è una situazione più pesante di quella bergamasca: solo un italiano su cinque andrebbe in vacanza. Dati alla mano della ricerca, solo il 20% va in villeggiatura contro il 50 dell'anno scorso. E il 62% di chi va, lo fa per una sola settimana con un aumento medio della spesa per famiglia di 200 euro rispetto al 2010.
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