Bergamo, alta tensione nel Pdl
E Pagnoncelli attacca Saffioti

Pdl bergamasco sempre più diviso. «Meno polemica interna e più idee», dice Carlo Saffioti, coordinatore provinciale. «O guidi il partito in modo unitario, o è meglio che tu dia le dimissioni», la replica di Marco Pagnoncelli.

Pdl bergamasco sempre più diviso. «Il partito deve promuovere meno polemica interna e più idee». Parole di Carlo Saffioti, coordinatore provinciale.

«Siamo in un momento di transizione importante verso i congressi: o ti assumi la responsabilità di guidare il partito in modo unitario e condiviso, oppure è meglio che tu dia le dimissioni», la replica di Marco Pagnoncelli, consigliere delegato del Pirellone: «Di nominati non ne vogliamo più».

E meno male che nelle intenzioni, quello alla Casa del Giovane doveva essere un nuovo inizio del partito, dopo la salita di Angelino Alfano, osannato a più voci come novello salvatore del partito.

Ma alla fine, il Pdl rimane sempre uguale a sé stesso. In perenne guerra interna. Nonostante gli inviti alla collaborazione del parlamentare Gregorio Fontana: «Apriamo e consolidiamo il partito, serve unità e la consapevolezza che ci aspetta un lavoro duro. La fase dei congressi è ineludibile». A fine anno, forse.

Dall'assemblea degli eletti (oltre 200 presenti) esce un partito teso e diviso. Nel solco delle migliori tradizioni, per intenderci. Difficile derubricare a mera dialettica interna qualche messaggio incrociato.

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