Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 15 Luglio 2011
Apprendistato, Ascom Bergamo:
«No a disparità di trattamento»
L'Ascom di Bergamo interviene nel dibattito sul Testo unico dell'Apprendistato e sostiene Confcommercio, che non ha sottoscritto l'intesa: importante il ruolo della formazione interna, ma inaccettabile la disparità di trattamento fra settori economici.
L'Ascom di Bergamo interviene nel dibattito sul Testo unico dell'Apprendistato e «sostiene pienamente la posizione nazionale assunta da Confcommercio che non ha sottoscritto l'intesa proposta alle parti sociali dal ministro del Lavoro».
«Condividiamo lo spirito della riforma - dice Enrico Betti, responsabile dell'area lavoro di Ascom Bergamo – che ha l'obiettivo di rendere effettiva la formazione, centrandola in particolare all'interno dell'impresa, superando il concetto di formazione formale esterna per dare, invece, valore alla formazione svolta all'interno dell'impresa così come prevedono i nostri accordi territoriali. Mentre è inaccettabile la condivisione di un principio che sancisce una distinzione di durata del contratto di apprendistato, a parità di figure professionali, tra i vari settori economici».
«Questa previsione - prosegue oltre a sollevare evidenti profili di incostituzionalità, atteso che non emergono quelle specifiche situazioni che potrebbero giustificare una durata maggiore, avvalla inevitabilmente fenomeni di dumping organizzativo. Naturalmente il testo non è operativo e pertanto auspico potranno essere date le giuste attenzioni al settore commercio e servizi che, ricordo ai più distratti, assorbe il 46,4% delle assunzioni con contratto di apprendistato (rapporto Excelsior del 2011) oltre ad essere il settore trainante anche per l'inclusione lavorativa femminile e giovanile».
«Nella nostra provincia il contratto di apprendistato negli ultimi due anni ha coinvolto circa 3000 giovani nei settori che noi rappresentiamo». Confcommercio Nazionale è comunque disposta a sottoscrivere l'intesa che di nuovo verrà sottoposta alle parti sociali qualora, al termine dell'iter parlamentare, si introducano correttivi al testo idonei a garantire la parità di trattamento a tutti i settori economici.
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