Cronaca
Martedì 05 Luglio 2011
Profughi all'ostello di Camerata
«Il Comune non li vuole più»
«Preoccupazione tra la popolazione». Con questa motivazione il Comune di Camerata Cornello (su sollecitazione del gruppo di minoranza) avrebbe invitato i gestori dell'Ostello dei Tasso a non accettare nuovi profughi. Ora ci sono 21 extracomunitari.
«Preoccupazione tra la popolazione». Con questa motivazione il Comune di Camerata Cornello (su sollecitazione del gruppo di minoranza) avrebbe invitato i gestori dell'Ostello dei Tasso a non accettare nuovi profughi e a trovare il modo per allontanare quelli attualmente ospiti.
La vicenda: da circa quattro giorni, all'Ostello dei Tasso (di proprietà comunale) sono ospiti 21 extracomunitari (tutti maschi, dai 19 ai 25 anni), provenienti da Ghana, Niger e Burkina Faso, approdati a Lampedusa e da qui a un successivo centro di accoglienza a Milano.
«Li abbiamo accolti - dice Maurizio Colleoni, della cooperativa dell'Ostello dei Tasso - su esplicita richiesta del Comune, dopo che, anche al nostro interno non tutti erano favorevoli». Ma, a quanto pare, sono stati sufficienti pochi giorni di permanenza per sollevare la bufera.
A partire dal Consiglio comunale di domenica mattina. Con la minoranza che presenta una mozione. «L'ostello è una struttura turistica non un centro di accoglienza - dice Alex Galizzi in un comunicato stampa del gruppo - e non è adatta, come non lo è il paese, per un'accoglienza di questo tipo. L'arrivo dei "profughi" o forse addirittura di "immigrati irregolari" sta, a nostro parere, preoccupando».
Stando a quanto è stato possibile sapere, quindi, il primo cittadino avrebbe contattato l'Ostello. «Tramite lettera - dice Colleoni - ci è stato chiesto di non ospitare più altri stranieri e, nel giro di pochi giorni, di trovare un'altra sistemazione per quelli già presenti».
«Non ci sono né delinquenti né clandestini - dice Colleoni -, solo cittadini con regolare autorizzazione a restare in Italia, alla ricerca di lavoro e un futuro migliore. Accoglierli è stato un dovere civile. Comunque, gli stessi ospiti hanno manifestato la volontà di avvicinarsi alla città, per lavoro e per lo sviluppo delle pratiche».
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