Cronaca
Venerdì 01 Luglio 2011
Il comunicato del Comitato
di redazione de «L'Eco di Bergamo»
«L'Eco di Bergamo» dall'edizione di sabato 2 luglio cambia direttore. La comunicazione dei rappresentanti dell'editore non giunge inaspettata: la notizia era stata infatti anticipata in tutti i suoi aspetti esattamente un mese fa da altri mezzi di informazione.
«L'Eco di Bergamo» dall'edizione di sabato 2 luglio cambia direttore. La comunicazione dei rappresentanti dell'editore non giunge inaspettata: la notizia, che l'azienda non ha mai voluto smentire ufficialmente, così come inspiegabilmente non ha mai voluto commentare in sede sindacale, era stata infatti anticipata in tutti i suoi aspetti esattamente un mese fa da altri mezzi di informazione.
A Ettore Ongis, che da oggi lascia il nostro giornale, va dato atto di come, in questi ultimi 11 anni e mezzo, sia riuscito a rendere «L'Eco di Bergamo» un quotidiano sempre più al centro della vita dei bergamaschi. Un giornale capace di interpretare in ogni «nuova stagione» il bisogno d'informazione dei nostri lettori con un prodotto di qualità, capace di innovarsi nel rispetto e nella conferma della ultra centenaria tradizione di serietà e autorevolezza, propositivo nelle sue iniziative sempre volte alla crescita editoriale e, conseguentemente, occupazionale.
Gli va altresì riconosciuto, seppur non siano mancati momenti anche di forte tensione, un rapporto franco e sincero con la rappresentanza sindacale e l'impegno alla valorizzazione dell'occupazione professionale dei giornalisti, in particolare delle giovani leve.
Al direttore Ongis va il più sincero ringraziamento del C.d.R. e dei colleghi della redazione e i nostri migliori auguri per le nuove sfide professionali che lo attendono e per un futuro ricco di soddisfazioni . Per la direzione de «L'Eco di Bergamo» la scelta dell'editore è ricaduta sul collega Giorgio Gandola. Al neodirettore, che negli ultimi cinque anni ha diretto il secondo quotidiano del nostro gruppo Sesaab, «La Provincia» di Como, vanno la stima e l'apprezzamento del C.d.R. e della redazione de «L'Eco di Bergamo».
Dispiace solo che non si sia riusciti a individuare una «strada interna» viste le qualità professionali esistenti. A Giorgio Gandola l'augurio di tutti noi per un proficuo lavoro, in una sfida professionale che – ne siamo sicuri – si rivelerà stimolante e affascinante e che ci vedrà al suo fianco con la certezza fin da subito, nel rispetto reciproco dei ruoli, di un rapporto onesto e franco indirizzato in ogni istante all'obiettivo di continuare a migliorare il nostro prodotto editoriale e alla valorizzazione delle qualità, delle capacità e delle professionalità della redazione.
Il Comitato di Redazione
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