Il futuro della struttura dei Riuniti?
Chiesti più servizi e meno cemento

«Chiediamo a Comune e Regione una nuova valutazione della situazione dell'area dei Riuniti in prospettiva futura. E' necessario ripensare l'utilizzo dell'area e prevedere meno volumetria e più servizi per il quartiere di Santa Lucia».

«Chiediamo a Comune e Regione una nuova valutazione della situazione dell'area dell'attuale ospedale in prospettiva futura. Forse, alla luce della crisi economica ed edilizia, è necessario ripensare l'utilizzo dell'area e prevedere meno volumetria e più servizi per il quartiere di Santa Lucia, e non solo 6 mila metri quadri su 130 mila circa come finora previsto».

Lo affermano il presidente Ezio Deligios, i vicepresidenti Guido Maglionico e Claudia Lenzini e il consigliere Ernesto Paganoni del Comitato di quartiere di Santa Lucia. Il gruppo, nato nel 2008, raccoglie 300 associati. La tesi del Comitato è che il quartiere, nato ai piedi di Città Alta, si è sviluppato al servizio dell'ospedale con troppi condomini e pochi servizi: due scuole senza palestra, niente piazza, niente asilo, nessun luogo di aggregazione tranne la parrocchia.

«Chiediamo che i nuovi interventi abbiano una ricaduta positiva per il quartiere e non solo un appesantimento del cemento e della densità abitativa». L'area degli ex Riuniti è tanto vasta da incidere su tutta la città e quindi vanno guardate con ottica urbanistica e non edilizia le conseguenze sul traffico e la vivibilità urbana di migliaia di abitanti in più in un'area senza servizi.

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