Federconsumatori e case di riposo:
«Contratti d'ingresso vessatori»

Federconsumatori denuncia: i contratti d'ingresso delle case di riposo possono essere vessatori. Un'anziana è stata rispedita a casa per il «venir meno del rapporto di fiducia», dopo che il figlio aveva chiesto conto delle cure cui era sottoposta.

Federconsumatori denuncia: anche le case di riposo devono sottoporre alle associazioni dei consumatori le carte dei servizi e i contratti d'accesso.

Nei mesi scorsi l'associazione ha seguito la storia di una persona che ha chiesto conto delle cure cui la propria madre, non autosufficiente, era sottoposta in casa di riposo. Il risultato è stato che la direzione della Rsa (residenza sanitaria assistenziale), piccata per l'inusuale interferenza, ha deciso di spedire una lettera di dimissioni alla ricoverata, causa il «venir meno del rapporto di fiducia».

Il caso in questione si è risolto nel migliore dei modi (l'anziana ospite è stata accolta da un'altra struttura), ma questo atteggiamento, sostiene Federconsumatori, rappresenta un precedente pericoloso. Secondo l'associazione si tratta di un abuso del contratto che viene fatto sottoscrivere all'ospite e ai suoi famigliari prima dell'accesso alla struttura, per questo Federconsumatori chiede che tali contratti vengano verificati preventivamente, per accertare che non contengano condizioni vessatorie.

Coloro che si trovassero in analoghe situazioni possono segnalarlo a Federconsumatori. Nel frattempo l'Asl di Bergamo si è detta disponibile a organizzare un incontro con le associazioni che rappresentano le 61 case di riposo bergamasche per ottenere un confronto sui contratti di accesso e sulle carte dei servizi.

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