Vertova: «Presumere l'innocenza
non significa pretenderla»

«Di fronte alla difficile situazione di Cristiano Doni e dell'Atalanta - scrive in un comunicato Pietro Vertova, consigliere comunale a Bergamo - occorre muoversi con lucidità. Anzitutto presumere l'innocenza - come è giusto che sia - non significa pretenderla quando non si hanno gli elementi per dimostrarla: bisogna saper aspettare».

«In secondo luogo - continua - c'è effettivamente il rischio che i tifosi e la città di Bergamo paghino un prezzo molto alto per errori individuali (se tali "errori" ci sono stati). Occorre però avere il coraggio della verità. Per questo mi dissocio radicalmente dagli inni resistenziali dei Belotti e dei Pirovano: non è questa la resistenza da promuovere e valorizzare».

«Il bello del calcio - conclude Vertova - è il suo linguaggio universale e per questo solidale. Io avrei dato - e darei - la benemerenza civica a quei tifosi che hanno organizzato il gemellaggio con la squadra "L'Aquila Rugby 1936" per sostenerla dopo il terremoto. Questa è la resistenza che vogliamo».

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