Polizia locale, straordinari bloccati
Molti servizi ora sono a rischio

Da sabato scorso il comandante della polizia locale ha deciso il blocco degli straordinari per tutto il personale. La decisione ha colto di sorpresa gli agenti, che si chiedono come sarà possibile far fronte a tutti i servizi. Continua, dunque, il braccio di ferro.

Da sabato scorso il comandante della polizia locale ha deciso il blocco degli straordinari per tutto il personale. La decisione ha colto di sorpresa gli agenti, che si chiedono come sarà possibile far fronte a tutti i servizi, considerato che nel fine settimana ci sarà un superlavoro per i referendum.

«Il blocco degli straordinari ci ha lasciati molto perplessi - spiega Enrico Togni, vice coordinatore della Rsu - anche perché è la prima volta che ci capita una cosa simile. Attualmente gli agenti fanno una media di mille ore al mese di straordinari, utilizzate per lo più nei servizi di vigilanza urbana. Questa decisione rischia di far restare scoperti molti servizi».

Non si placa la tensione fra agenti della polizia locale di Bergamo - che lo scorso 27 maggio hanno proclamato lo stato di agitazione contro il piano di riorganizzazione del comandante Paolo Cianciotta - e l'Amministrazione. Con tutta probabilità però, all'inizio della settimana, il prefetto Camillo Andreana convocherà le parti nel tentativo di trovare un punto d'incontro.

Da Palafrizzoni, dopo aver appreso che gli agenti non si trovavano un accordo con il nuovo piano, il sindaco Franco Tentorio e l'assessore comunale alla Sicurezza Cristian Invernizzi erano stati espliciti:«Se la volontà è quella di andare allo scontro, cosa che l'Amministrazione non ha intenzione di fare, ne prendiamo atto ma ribadiamo con forza che non si torna indietro».

Pochi giorni fa, a stretto giro di posta, la replica della polizia locale con un comunicato stampa: «Il personale lavora quotidianamente con passione per cercare di fornire ai cittadini un servizio di qualità – si legge -; desidera però che scelte che incidono pesantemente sulla propria vita non cadano ad arbitrio dall'alto, ma rispondano a criteri predefiniti e chiari».

Non mancano critiche e chiarimenti: «Il processo riorganizzativo è stato gestito in maniera poco trasparente: a tutt'oggi non sono stati consegnati prospetti con i compiti e i metodi organizzativi e d'assegnazione del personale».

«L'organigramma presentato desta notevoli perplessità. Difficile spiegare come sia possibile organizzare tre turni su sette giorni per 365 giorni con unità di 8 turnisti, con pattuglie di due persone. È quindi sul metodo e sui modi che si appuntano le insoddisfazioni degli agenti».

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