Ucciso in un regolamento di conti

Da ieri la vittima dell’omicidio di Boltiere ha un nome e un cognome: la persona sgozzata nella notte tra lunedì e martedì si chiamava Leandro Bispo Estevao, era nato ventun anni fa a Brasilia e da circa 12 mesi si era stabilito in Italia, dove viveva alla periferia di Milano.

I militari di Bergamo e Treviglio, ai quali sono affidate le indagini, sono riusciti a ricostruirne le generalità interrogando numerosi viados che si prostituiscono nella zona tra Zingonia e Osio, la stessa che frequentava Estevao. Tre di loro l’hanno prima identificato sulla base di alcune fotografie mostrate dai militari e, in un secondo momento, hanno riconosciuto il cadavere.

Gli inquirenti hanno così scoperto che il giovane si prostituiva tra la nostra provincia e il Milanese e che abitava nel capoluogo lombardo, dove condivideva un appartamento con altri due sudamericani che facevano lo stesso mestiere.

Estevao non aveva invece permesso di soggiorno, dunque era clandestino. E, a complicare l’attività degli investigatori, in un anno di permanenza nel nostro Paese non è mai incappato in un controllo. Questo rende più difficile il lavoro d’indagine, poiché quest’uomo, pur identificato, di fatto resta ancora uno sconosciuto.

Pur non escludendo altre ipotesi, gli investigatori si stanno muovendo in questa direzione: chi ha ucciso Estevao, ritengono i carabinieri, lo ha fatto per punire uno sgarro, forse un’invasione di territorio, e poi ha simulato una rapina.

Il fatto che il giovane sia stato ucciso in un posto dove i viados si appartano con i clienti e la sparizione della borsetta potrebbero infatti costituire gli elementi di una messinscena: l’intento era di far credere che Estevao fosse rimasto vittima di un cliente che voleva rapinarlo e al quale avrebbe opposto resistenza, causandone la reazione violenta.

In un contesto simile però – obiettano gli investigatori – è difficile immaginare una morte come quella inferta al giovane viado, ammazzato con un fendente alla gola. È un sistema che fa pensare più a un regolamento di conti. L’arma del delitto non è stata ritrovata: ieri la zona in cui è stato trovato il corpo è stata setacciata con i cani dell’unità cinofila di Orio al Serio, anche alla ricerca degli effetti personali del giovane, senza alcun risultato. L’autopsia, eseguita dal dottor Luca Taiana dell’Istituto di medicina legale di Pavia, non ha aggiunto molto a quanto già sapevano i carabinieri: il medico ha confermato che Estevao è stato ucciso nella nottata tra lunedì e martedì, chiaramente con un colpo alla gola. Forse diranno qualcosa in più gli esami sui tessuti prelevati (ad esempio se aveva fatto uso di droga), ma per gli esiti serviranno molte settimane.

(22/07/2004)

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