Famiglie numerose, dalla Regioneun «bonus» di 1.500 euro
La Giunta regionale ha deciso, su proposta dell’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, un primo stanziamento di 20 milioni di euro destinati al «Buono Famiglia» per l’anno 2009. Si tratta di un contributo di 1.500 euro (pari a 125 al mese), che verrà corrisposto in tre tranche quadrimestrali di 500 euro. Ne beneficeranno le famiglie a basso reddito che hanno almeno tre figli minorenni. Le domande potranno essere effettuate a partire dal 15 febbraio.«Si tratta di una straordinaria misura - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, illustrando il provvedimento - a favore delle famiglie per aiutarle ad affrontare una situazione economica che si prospetta più difficile di quella degli anni passati. Questo provvedimento si affianca agli altri adottati in questo periodo dalla Giunta regionale con la stessa finalità: sostegno alle piccole e medie imprese, garanzie date ai crediti che queste stesse imprese hanno verso il sistema bancario, rifinanziamento del sostegno agli affitti, ecc». CHI PUO’ RICHIEDERLO - Possono richiedere il «Buono» le famiglie con almeno 3 figli (compresi quelli in affido) minorenni, uno dei quali deve avere meno di 6 anni. «Abbiamo fatto questa scelta - ha poi spiegato l’assessore Boscagli - perché sono proprio le famiglie numerose quelle che, come indicano tutti gli organismi internazionali, rischiano maggiormente, nei periodi di crisi, di trovarsi in povertà. Per lo stesso motivo abbiamo voluto includere la fascia di età 0 - 6 anni perché è quella nella quale l’onere della cura è più elevato e per la quale invece non sono previsti altri sostegni».Le famiglie che vogliono ottenere il «Buono» devono avere un ISR (Indicatore della Situazione Reddituale), riferito ai redditi percepiti da tutti i componenti della famiglia nel 2007, non superiore a 10.000 euro. Il calcolo dell’ISR è fatto tenendo conto di più elementi: il numero dei componenti della famiglia; il reddito complessivo, eventualmente ridotto del canone annuale di locazione dell’abitazione di residenza, e altre caratteristiche (la presenza di persone con handicap o invalidità, famiglie con un solo genitore o con entrambi genitori che lavorano). In base a questi parametri 10.000 euro ISR corrispondono, per esempio, a un reddito annuale di 28.500 euro per una genitore solo con tre figli o per una coppia, sempre con tre figli, ma nella quale solo uno dei genitori lavora; oppure ai 37.500 euro di una famiglia con 4 figli nella quale entrambi i genitori lavorano, e così via.MODALITA’ DI EROGAZIONE - L’importo complessivo di 1.500 euro sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale della famiglia beneficiaria in tre rate di euro 500, con cadenza quadrimestrale; ovvero potrà essere inviato con vaglia postale a coloro che non sono titolari di conto corrente. La prima tranche sarà corrisposta a fine aprile; le altre a fine agosto e dicembre.PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE - «Il genitore che richiede il Buono - ha spiegato ancora Boscagli - deve presentare la domanda agli sportelli appositamente predisposti presso i distretti delle ASL dal 15 febbraio al 13 marzo 2009. Dalla settimana prossima le ASL saranno in grado di dare tutte le informazioni necessarie a compilare la richiesta». Spetta dunque alle ASL la raccolta delle domande, la verifica della loro ammissibilità, la predisposizione delle graduatorie degli aventi diritto in base al reddito, l’erogazione dei contributi e la verifica della veridicità dei dati che i richiedenti hanno fornito. A partire dal 16 marzo l’ASL comunicherà alle famiglie l’assegnazione del contributo e disporrà per il bonifico o per l’invio del vaglia postale.(20/01/2009)