Chiuse nel baule un'imprenditrice
Un albanese arrestato in Belgio

È stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecco il pregiudicato albanese Petros Tasos, 44 anni, già arrestato nel 2007 ma poi evaso dai domiciliari l'anno dopo, responsabile della rapina e del sequestro di Cinzia Morandini.

È stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecco il pregiudicato albanese Petros Tasos, 44 anni, già arrestato nel 2007 ma poi evaso dai domiciliari l'anno dopo, responsabile della rapina e del sequestro di Cinzia Morandini, un'imprenditrice di Torre de' Busi. Si tratta della figlia di Giovanni Morandini, titolare della società «Trafilerie e chioderie» con sede in via Sonna, nella frazione San Gottardo, accanto alla provinciale 177 che porta verso Caprino.

L'arresto è stato possibile grazie alla cooperazione internazionale tra forze di polizia, che ha consentito di rintracciare e fermare Tasos in territorio belga.

L'albanese è stato rintracciato e fermato lo scorso 28 aprile dalla polizia di una piccola cittadina belga, a nord di Maastricht, dove l'uomo viveva sotto la falsa identità, spacciandosi cittadino bulgaro.
Raggiunto dal mandato di arresto europeo, l'albanese è stato estradato martedì in Italia, scortato dal personale dell'Ufficio cooperazione internazionale di polizia, che all'aeroporto di Linate l'ha affidato ai carabinieri del nucleo investigativo di Lecco.

Era stato lui, nel marzo del 2007 insieme a due complici – Maniola Hasanaj e Saimir Sota – ad essersi introdotto, dopo aver forzato la porta di entrata, nella villa di Cinzia Morandini a Lecco. Il gruppo aveva intenzione, a quanto pare, solo di commettere un furto. Ma le cose erano andate diversamente quando la donna era tornata a casa in anticipo rispetto a quanto i malviventi avevano previsto, costringendoli a cambiare il loro piano. A quel punto i tre, vedendosi scoperti, invece di scappare avevano costretto l'imprenditrice, con minacce e percosse, a farsi indicare il luogo dov'erano custoditi gioielli e denaro. Alla fine i banditi erano riusciti a farsi consegnare merce e soldi per un valore complessivo di circa 20 mila euro.

Ma per l'imprenditrice non era finita lì: i tre l'hanno legata e l'hanno portata via, caricandola nel portabagagli della sua auto, un'Audi, poi abbandonata nella zona di Garbagnate Monastero.

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