Cronaca
Giovedì 26 Maggio 2011
Yara è stata soffocata a Chignolo
Aperta dalle 8 la camera ardente
Da giovedì alle 8 chiunque potrà dare l'ultimo saluto a Yara. Mercoledì la cappella alla casa riposo «Serena» è invece rimasta aperta solo a mamma e papà Gambirasio. Intanto trapela che Yara è probabilmente morta soffocata a Chignolo.
Eccola lì la bara bianca con le spoglie di Yara, finalmente tornata a Brembate Sopra, che mercoledì mattina l'ha riabbracciata con tutto l'affetto che un paese sa dare. L'esempio migliore l'hanno dato, ancora una volta in questa triste vicenda, mamma Maura e papà Fulvio Gambirasio, con il loro dolore composto, quando giovedì mattina, alle 11,10, tra le lacrime hanno fissato il feretro che veniva portato nella camera ardente allestita nella chiesa della casa di riposo «Serena», accolta da due vasi di rose bianche
Da giovedì mattina alle 8 chiunque potrà dare l'ultimo saluto alla piccola Yara (la camera ardente resterà aperta fino alle 20, sia oggi sia domani). Ieri la cappella è invece giustamente rimasta aperta solo per loro, mamma e papà Gambirasio, che per un'ora in mattinata e poi anche nel pomeriggio sono rimasti vicini alla loro figlia, affiancati anche dal parroco don Corinno Scotti.
Proprio oggi sono sei mesi esatti dal giorno del rapimento di Yara - quel maledetto 26 novembre - e tre dal ritrovamento del corpo senza vita. È intanto emerso, sul fronte degli accertamenti, che la tredicenne sarebbe morta per insufficienza respiratoria, forse causata da un grumo di sangue nelle vie respiratorie.
Che cosa abbia causato questo soffocamento, e dunque quale sia l'esatta causa della morte di Yara, resta tuttavia ancora un mistero: si dovrà attendere la relazione conclusiva del medico legale Cristina Cattaneo, alla quale il pm titolare dell'inchiesta, Letizia Ruggeri, ha concesso un altro mese di tempo per concludere il proprio lavoro.
Un'altra certezza che arriva dall'autopsia è il fatto che la piccola Yara è morta nel campo di via Bedeschi a Chignolo, dove è poi stata ritrovata, per una casualità, esattamente tre mesi dopo la scomparsa, il 26 febbraio scorso.
Spunta una nuova testimonianza nell'indagine sulla morte della piccola Yara. Si tratta di una donna che ha raccontato agli inquirenti di aver visto due veicoli fermi e due persone sospette alle 17,40 del 26 novembre, giorno della scomparsa della tredicenne di Brembate Sopra.
La donna ha raccontato di aver notato, mentre lasciava in auto una strada a fondo chiuso di via Morlotti (la strada che collega il centro sportivo con via Rampinelli, dove viveva Yara), due veicoli, pare un'auto di colore rosso e un'altra auto (o forse un furgone) chiaro.
Un uomo sarebbe sceso, stando al suo racconto, dall'auto rossa e avrebbe raggiunto un'altra persona, che era sul secondo mezzo. I fari dell'auto della testimone hanno illuminato proprio le persone e la donna avrebbe visto uno dei due coprirsi il viso. Chi erano quelle due persone?
Leggi di più su L'Eco di giovedì 26 maggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA