Treviglio, non c'è in vista
nessun apparentamento

Anche se per la legge la scadenza è lunedì, è ormai praticamente già certo che a Treviglio non si faranno apparentamenti ufficiali in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Dunque Ariella Borghi e Giuseppe Pezzoni con le stesse squadre.

Anche se per la legge la scadenza è lunedì, è ormai praticamente già certo che a Treviglio non si faranno apparentamenti ufficiali in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Dunque Ariella Borghi e Giuseppe Pezzoni si presenteranno al secondo turno con le stesse formazioni che li avevano appoggiati al primo, dove il sindaco uscente e ricandidata per il centrosinistra (Pd, «Ariella Borghi sindaco», Sinistra per Treviglio e Socialisti) ha ottenuto 3.950 voti, pari al 24,76% dei consensi, mentre il suo avversario del centrodestra ne ha ottenuti 7.334, ovvero il 45,97%.

Pezzoni (Pdl e Lega Nord) ha dichiarato fin da subito che non avrebbe fatto apparentamenti, forte anche dell'ampio consenso ottenuto la scorsa settimana. Escluso fin da prima delle urne un accordo con Patrizia Siliprandi, che con le sue tre liste civiche («Per cambiare», «Per Siliprandi» e «Uniti per Treviglio») ha ottenuto 902 voti, pari al 5,65%: del resto apparirebbe un po' strano un apparentamento con la Siliprandi, dopo che l'ex capogruppo del Carroccio era stata cacciata dalla Lega proprio per la sua candidatura con le tre liste e per non aver appoggiato la candidatura di Pezzoni.

La Borghi, invece, che deve recuperare 21 punti percentuali, ha auspicato la riunificazione del centrosinistra al secondo turno, pur senza apparentamenti ufficiali. L'attuale sindaco ha intanto già incassato l'appoggio di Luigi Minuti, il candidato di centro che si è piazzato al quarto posto al primo turno, con 1.836 consensi, pari all'11,51%. Minuti (appoggiato da due liste civiche, «Treviglio attiva» e «Treviglio giovane», e dall'Udc) ha annunciato che personalmente al ballottaggio voterà il sindaco uscente, pur senza voler formalizzare l'apparentamento.

L'unico accordo ufficiale che si sarebbe dunque potuto concludere nel centrosinistra poteva essere quello tra la Borghi e Federico Merisi, il candidato appoggiato dall'Italia dei valori, Api, e dalle liste civiche «Insieme-Merisi sindaco» e «Treviglio democratica», quest'ultima formata da numerosi fuoriusciti dal Pd, tra cui lo stesso Merisi, che al primo turno ha ottenuto 1.932 voti, pari al 12,11%. In vista del ballottaggio ci sono state, da parte del Pd trevigliese e provinciale, e sul fronte di «Treviglio democratica», prove di riavvicinamento, che tuttavia non sono sfociate in un accordo ufficiale.

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