Yara, Il testimone di Chignolo:
«Erba alta, si strattonavano»

L'erba più alta, quei tre ragazzini che si strattonavano, forse per scherzare oppure perché stavano litigando. Di quei pochi istanti trascorsi quel 26 novembre davanti al campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola, dove tre mesi dopo verrà ritrovato il corpo di Yara, ha un ricordo piuttosto confuso.

L'erba più alta, quei tre ragazzini che si strattonavano, forse per scherzare oppure perché stavano litigando. Di quei pochi istanti trascorsi quel 26 novembre davanti al campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola, dove tre mesi dopo verrà ritrovato il corpo di Yara, ha un ricordo piuttosto confuso. L'anonimo testimone che aveva raccontato, attraverso una lettera inviata a «L'Eco di Bergamo» di aver visto i tre ragazzini - tra cui forse una ragazza - alle 19 della sera della scomparsa di Yara, si è fatto risentire con una nuova missiva, nella quale aggiunge alcuni particolari che dimostrano che veramente, quel 26 novembre, si trovava in via Bedeschi. Resta il dubbio: ha visto una scena collegata all'omicidio di Yara? In ogni caso la sua testimonianza dimostra che, perlomeno alle 19, in quella zona isolata tra i capannoni e i campi, qualcuno comunque c'era.

Tre ragazzini arrivati fin lì con due scooter lasciati a bordo strada e che si stavano inoltrando nel campo. «Ho detto che sembravano litigare o scherzare - scrive l'anonimo testimone, un agente di commercio - e andavano di fretta perché l'immagine che vedo nel mio ricordo è che sono appiccicati, come se si strattonassero o se si tenessero l'un l'altro, per gioco o chissà per cosa». Quella sera l'agente di commercio si trovava in fondo a via Bedeschi per appartarsi con una prostituta (di qui il motivo dell'anonimato delle sue due lettere, ora entrambe al vaglio della polizia) e proprio per la presenza dei tre ragazzini, illuminati con i fari dell'auto in mezzo al campo, assieme alla donna - tale Lucy, della quale nella seconda missiva dà una descrizione più dettagliata - aveva deciso di cambiare posto.

Un altro particolare che il testimone riferisce riguarda le condizioni del campo dove è stato trovato il corpo di Yara: «Quando sono tornato in via Bedeschi per rendermi conto se era il posto in cui ero stato quella sera, ho avuto modo di accertare che si trattava proprio dello stesso posto, ma ho notato un particolare diverso: quel 26 novembre sembrava che tutto fosse più incolto, sterpaglie ed erba molto più alta. È stato fatto qualcosa nel campo nei giorni seguenti? - si chiede il testimone -. Era buio e non so cosa ci fosse nel campo, ma le figure si vedevano poco e si addentravano in qualcosa di folto, mentre quando sono tornato sembrava tutto così nudo».

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