Cava Caravaggio, il Pd e l'Idv
sono molti critici in Regione

Si è tenuta in Commissione Ambiente e Protezione Civile l'audizione dei sindaci in merito all'ATE g38, la cava di Caravaggio. Il Pd in Regione. «Servono approfondimenti, la cava non può sorgere sopra i fontanili». L'Idv: «Ripristino inopportuno».

Si è tenuta mercoledì 18 maggio in Commissione Ambiente e Protezione Civile l'audizione dei sindaci del Comitato Territoriale Cremasco in merito all'ATE g38, l'ormai famosa cava di Caravaggio. I fatti sono noti. Regione Lombardia aveva stralciato dal Piano Cave provinciale l'Ambito di escavazione situato nel paese bergamasco e di seguito l'Impresa Edile Luigi Cividini aveva avanzato ricorso al Tar che con sentenza 3734 il 5 maggio 2009 accoglieva le richieste del proponente e imponeva il reintegro.

Alla fine di novembre 2010 il Consiglio regionale lombardo ha approvato una nuova mozione presentata dal Pd che, facendo riferimento a motivazione tecniche e alla vasta mobilitazione dei sindaci della provincia di Bergamo e del cremasco, impegnava la Giunta a prendere in considerazione tali motivazioni, ad approfondirle e a chiedere alla commissione consiliare l'apertura di una nuova adeguata istruttoria sulla base delle risultanze evidenziate dai documenti tecnici e da Arpa.

Arriviamo così all'audizione di oggi che ha mostrato nuovamente l'improponibilità della gestione di cava e la necessità di una attenta vigilanza. I consiglieri regionali Mario Barboni e Agostino Alloni si mostrano moderatamente soddisfatti al termine dell'Audizione che a Milano, in Consiglio regionale, ha visto succedersi gli interventi dei sindaci di Capralba, Crema, Ripalta Guerina e Mozzanica e dell'Assessore all'Ambiente della Provincia di Cremona, Gianluca Pinotti.

«La preoccupazione dei sindaci e del territorio - dicono i consiglieri del Pd - è arrivata ancora una volta forte e chiara e sostenuta da motivazioni anche tecniche che non possono e non devono essere eluse. Il fatto che vi sia una incompatibilità tra le ipotesi di cava e le caratteristiche del terreno e i livelli di falda è più che un'evidenza e tutti i consiglieri presenti hanno convenuto. A tutt'oggi il privato non ha ancora presentato l'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale ma questo non significa che dobbiamo rimanere con le mani in mano ad aspettare gli eventi. Gli uffici deputati possono già da oggi analizzare lo studio predisposto nel 2005 dal Comune di Mozzanica, approfondirlo e dipanare ogni dubbio sulla questione. È quello che ci attendevamo con la deliberazione del novembre scorso e che ribadiamo oggi con forza».

«Pensare di ripristinare la cava di Caravaggio - commenta il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Gabriele Sola - è assolutamente inopportuno e siamo sicuri che la VIA, valutazione di impatto ambientale a cui deve obbligatoriamente essere sottoposto il progetto della cava una volta presentato, metterà in evidenza l'impatto devastante sul sistema dei fontanili e sulle falde».

«Resta poi il fatto - prosegue Sola - che il Piano Cave di Bergamo continua a tornare in Commissione. Tempo fa abbiamo chiesto all'Assessorato di mettere a punto una relazione sulle molte situazioni ancora pendenti. Questo documento, che ad oggi la Giunta non ha ci ancora fornito, è propedeutico a qualsiasi altro intervento sul Piano cave della nostra provincia. La questione, condizionata da enormi interessi economici, va affrontata nel suo insieme e senza ulteriori pasticci».

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