Cronaca / Bergamo Città
Sabato 14 Maggio 2011
Disabile lasciata a terra
L'Enac avvia le verifiche
Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha chiesto al direttore generale Alessio Quaranta di avviare le verifiche in merito all'episodio di una passeggera paraplegica a cui è stato negato l'imbarco su un volo della compagnia aerea Carpat Air in partenza da Orio.
Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha chiesto al direttore generale Alessio Quaranta di avviare le verifiche in merito all'episodio di una passeggera paraplegica a cui è stato negato l'imbarco su un volo della compagnia aerea Carpat Air in partenza da Orio. In particolare - si legge in una nota - andrà controllato il mancato rispetto del Regolamento europeo n. 1107 del 2006 che tutela i diritti dei passeggeri con mobilità ridotta.
Su quel volo che porta in Romania, nonostante le gambe paralizzate e la sedia a rotelle, era già salita dieci volte senza nessun problema. Il personale, come da regolamento, prestava assistenza per gli spostamenti per salire e scendere dall'aereo sia dopo il check-in che all'arrivo. Giovedì pomeriggio, però, superati i controlli di polizia dopo aver imbarcato la valigia, dieci minuti prima della partenza la compagnia aerea romena Carpatair l'ha informata che senza un accompagnatore non avrebbe potuto volare, e così è rimasta in aeroporto.
Sono ancora occhi pieni di lacrime per quanto accaduto solo tre giorni fa quelli di D. I. R., 25enne romena residente a Brescia, paraplegica a causa di un incidente stradale. La giovane non è stata fatta salire sul volo Carpatair in partenza da Orio al Serio alle 18,55 verso la sua città, Craiova. A raccontare tutta la vicenda nei dettagli è Paolo Bulleri, responsabile di uno studio d'infortunistica stradale che ha seguito il caso della ragazza.
«Una volta emesso il biglietto via internet come si è sempre fatto - spiega - sono nati problemi assurdi. Passi per la richiesta del certificato medico che attesta le condizioni del passeggero, mai richiesto e subito consegnato, ma non accettiamo l'obbligo all'accompagnamento durante la tratta che impone l'acquisto di un altro biglietto a carico della persona invalida».
«Non esiste né a livello di regolamenti scritti, né per principio morale. Per quale motivo dobbiamo pagare due biglietti se una legge europea del 2006 sancisce che non ci possono essere discriminazioni a livello economico o di trattamento sulle persone portatrici di handicap? Sulla questione abbiamo contattato altre compagnie aeree e sulla disabilità dei passeggeri non ci hanno indicato alcun cambiamento di regole».
La ragazza è partita alle 9,30 di sabato mattina per Bucarest, con un'altra compagnia aerea e senza accompagnatore. «Anche se ci rimborseranno i biglietti - conclude Bulleri - quantificheremo i danni, morali e non, causati da questo episodio che peraltro il Movimento consumatori di Bergamo ha già considerato inaccettabile».
A stretto giro di posta, direttamente dalla Romania, non si è fatta attendere la risposta della compagnia aerea Carpatair: «Una volta presa nota dei certificati della ragazza - si legge nella nota ufficiale - constatando il grado d'invalidità e che necessita di assistenza continua, la compagnia aerea non essendo in grado di assicurare l'assistenza specialistica ha subito informato il passeggero che senza personale specializzato (accompagnatore a bordo) non poteva essere imbarcato».
«Il servizio di assistenza è garantito, purché il trasporto avvenga in condizioni di massima sicurezza e tutela della salute del passeggero, in conformità alle indicazioni del medico specialista. Visto che il passeggero non era accompagnato da personale specializzato, la compagnia ha cancellato il biglietto e rimborsato l'intera somma pagata. Pur essendo a conoscenza, visto le chiarificazioni fatte col nostro call center, i rappresentanti hanno deciso lo stesso di accompagnare la passeggera in aeroporto. La compagnia non ha mai manifestato, né manifesterà, posizioni discrimatorie. L'interesse della compagnia è di assicurare ai passeggeri il servizio nel rispetto dell'integrità dei passeggeri».
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