«200 euro se rivuoi la tua bici»
Bergamo, 3 arresti per estorsione

«Se rivuoi la tua bici devi darci 200 euro». È questa la telefonata ricevuta da un bergamasco cui hanno rubato a febbraio la due ruote in via Moroni, in città. Denunciato il fatto alla polizia, 3 le persone arrestate per estorsione: due senegalesi e un italiano.

Da quando gli hanno rubato la sua bici da corsa fuori da un bar di via Moroni a Bergamo lo scorso febbraio, non ha fatto solo la denuncia alle forze dell'ordine, ma ha pensato bene di tappezzare la zona dove si era verificato il furto con dei volantini e un'appello alla restituzione. Per questo motivo il bergamasco ha ricevuto nella giornata di lunedì 9 maggio una telefonata, ma le notizie non erano del tutto positive: la bici, che ha un valore di circa mille euro, sarebbe stata riconsegnata ma solo dietro un compenso di 200 euro.

Una vera e propria estorsione con i fiocchi che il proprietario della due ruote ha subito denunciato alla polizia. «Se rivuoi la bici - gli hanno detto al telefono - devi portare all'appuntamento 200 euro». L'incontro, fissato per la giornata di martedì 10, ha riservato quindi un'amara sorpresa agli estorsori. All'appuntamento, prima fissato davanti al Comune di Bergamo e poi spostato nei pressi della stazione ferroviaria, il bergamasco si è presentato con un finto amico che altro non era un poliziotto in borghese. Tre le persone in manette quindi per estorsione: due senegalesi di 32 e 24 anni e un italiano di 22 anni, giunto all'appuntamento in auto e con la bici sulla sua vettura.

La squadra mobile della polizia ha così arrestato i tre: controllata anche la casa del senegalese di 32 anni, le forze dell'ordine hanno trovato altre due bici - presumibilmente rubate - e un tagliando dell'assicurazione di una moto rubata. I tre sono in carcere in attesa delle disposizioni del pm.

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