Chiesa gremita per Rita Artina
Al funerale le musiche del marito

Non è difficile accettare una morte così improvvisa e per un incidente così terribile e inaspettato, ma la fede deve sorreggere chi ha amato Rita Artina. Chiesa gremita ai funerali della donna travolta dal treno mercoledì mattina, mentre attraversava i binari.

Non è difficile accettare una morte così improvvisa e per un incidente così terribile e inaspettato, ma la fede deve sorreggere chi ha amato Rita Artina, la donna di 53 anni, travolta dal treno mercoledì mattina, mentre attraversava i binari al passaggio a livello della Trucca, in via Martin Luther King. Si può riassumere così l'omelia recitata durante i funerali della donna, celebrati nella mattinata di sabato 30 aprile nella chiesa di Ognissanti al cimitero di Bergamo.

Tantissime le persone che hanno partecipato alle esequie, durante la Messa è stata cantata una canzone la cui musica era stata composta dal marito di Rita Artina, Giorgio Astori, morto un anno fa e noto organista a Bergamo. Seduti nelle prime fila della chiesa la figlia Chiara e la sorella Vanna.

Terribile l'incidente che ha coinvolto la 53enne: dopo aver deciso di attraversare i binari, la donna si è accorta che i cagnolini si stavano attardando sulla strada ferrata e ha cercato di toglierli dalla situazione pericolosa. Ma non ce l'ha fatta: le bestiole sono state uccise dal treno in transito e il guinzaglio, che aveva avvolto attorno all'avambraccio, è rimasto impigliato nel convoglio non lasciandole scampo. Dopo un volo di una trentina di metri la donna è deceduta quasi all'istante.

Rita Artina conosceva bene la zona, abitava infatti nelle case Aler di via Galmozzi, al Villaggio. Si era trasferita un anno fa, dopo aver perso il marito. La coppia, prima del decesso dell'uomo, abitava in via Broseta, al quartiere Loreto, in prossimità della sede della Croce Rossa. Rimasta vedova, Rita aveva preso l'abitudine di uscire di casa ogni mattina con i suoi due cagnolini per recarsi dalla sorella Vanna che abita nelle vicinanze della chiesa di Loreto. Un tragitto, il suo, ormai consolidato. Ma in via Carducci non è mai arrivata: un'assurdo destino l'attendeva in agguato al passaggio a livello della Trucca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA