Cronaca
Giovedì 21 Aprile 2011
A Calcio c'è l'effetto Brebemi:
si scommette sul polo logistico
Di interporto si parla da tempo: quello di Montello è ormai una sorta di leggenda. Ce n'è uno che si muove a grandi passi: a Calcio, dove a far da traino c'è anche l'effetto Brebemi, è in progetto un polo logistico.
Di interporto si parla da tempo: quello di Montello è ormai una sorta di leggenda. Ma ce n'è uno che si muove a grandi passi verso la concretizzazione. A Calcio, dove a far da traino c'è anche l'effetto Brebemi, è in progetto il polo logistico della società privata Italtrans.
È l'unico, attualmente, all'esame della Provincia di Bergamo. E proprio di questo progetto ha appena discusso anche il Consiglio comunale. L'amministrazione ha scelto di dare al paese una possibilità di sviluppo; in tal senso ha stretto accordi con «Italtrans spa», azienda leader per trasporti e logistica, che s'insedierà nell'area industriale, a 800 metri dal futuro casello della Brebemi.
La ditta ha sede amministrativa a San Paolo d'Argon e la logistica è oggi a Calcinate. Trasferendosi a Calcio, dismetterebbe i 50.000 mq che detiene in affitto a Calcinate, mantenendo invece i 76.000 mq di sua proprietà.
Amministratori e azienda hanno presentato l'accordo giovedì scorso, durante un'assemblea pubblica alla presenza dei cittadini e delle minoranze consiliari.
«Due anni fa abbiamo iniziato a pensare alla creazione di una nuova sede – ha spiegato l'amministratore delegato Giampiero Martegani-. Cercavamo 35 ettari, serviti da sistema viabilistico e alla giusta distanza dall'abitato. Ci è stata segnalata quest'area, ottimale in quanto omogenea in estensione, vicina al futuro casello della Brebemi, periferica all'abitato e che s'immette sulla Calciana che è l'asse viabilistico primario». Insomma, il futuro detta le regole: «C'è un'autostrada in costruzione, la tratta dell'alta velocità Treviglio-Brescia è stata recentemente approvata; tali scelte creeranno importanti scali merci utilizzabili nel tempo.
La geografia territoriale sta generando una diversa geografia economica – ha rimarcato Martegani-. Tutta la tratta Brescia- Milano genererà interessi negli investitori. Abbiamo sottoposto al Comune un programma d'investimento ad hoc, contenendo gli impatti dei flussi di traffico, con buone prospettive occupazionali e vantaggi per l'indotto, ossia per la rete commerciale e di servizi che ruota attorno alla logistica. Siamo un'azienda leader nel settore della grande distribuzione e non solo in questa provincia, anche a livello nazionale. Da bergamaschi, intendiamo mantenere la territorialità dell'azienda». All'azienda era stata ventilata la possibilità di traslocare nel Piacentino, o in altre zone della Bassa, dove attualmente si sente l'urgenza di investire a sostegno dell'economia locale; «ringraziamo il Comune di Calcio che ha compreso le nostre motivazioni e la ricchezza che quest'investimento potrà avere per il paese – ha aggiunto Martegani-. Qui portiamo la perla del nostro polo». Italtrans è nata 25 anni fa e oggi fornisce un servizio a 360° che tocca tutta la grande distribuzione, alimentare e non solo. «Nostri clienti sono grandi marchi come Coca Cola, Ferrero, Barilla.
Siamo in grande espansione, eravamo in 70 oggi siamo in 1.600 – ha chiarito Martegani -. A Calcio vorremmo realizzare quella che sarà la nostra piattaforma italiana più importante. Da nord a sud siamo quasi in tutte le regioni; tra un mese arriveranno 70 trattori nuovi, già dotati della modifica Euro5, i primi consegnati in Italia». Da parte loro il sindaco Pietro Quartini e il vicesindaco Giovanna Pagliarini hanno sottolineato che: «l'Amministrazione ha vagliato tutti gli aspetti. La collocazione è ottimale, il traffico dei mezzi non attraverserà il paese.
L'arrivo delle grandi infrastrutture a Calcio è un'opportunità di sviluppo che per troppo tempo è stata negata a Calcio. Inoltre saranno 250 i nuovi addetti, per varie mansioni, che la ditta assumerà, con la condizione che i nostri residenti abbiamo la precedenza. In tempi di crisi, è un'opportunità più che positiva.
Inoltre stiamo valutando di attivare corsi in collaborazione con la Provincia, per formare personale idoneo a rivestire i ruoli richiesti dall'azienda. Infine, gli introiti ci permetteranno di dare respiro alle casse comunali e avvantaggiare i costruttori, abbassando del 50% gli standard di qualità». Le minoranze consiliari hanno espresso perplessità circa sfruttamento del suolo e inquinamento. Gli stessi hanno aderito alla riunione pubblica organizzata in paese da Legambiente, in collaborazione con Federcaccia e Coldiretti, venerdì 15 aprile, per ribadire il no al consumo di suolo agricolo e alla “capannonizzazione”.«È un'impresa di cementificazione faraonica: piazzali, strade e parcheggi per circa 280.000 mq – rimarca Legambiente-». Venerdì c'erano Gabriele Scalmana, responsabile della pastorale del Creato nella Diocesi di Brescia, Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia e Gabriele Pellegrini di Legambiente Bassa Bresciana. Assenti Amministrazione comunale e Italtrans. «Per la Brebemi sono le colate di cemento che si riversano tra la bassa bresciana e il bergamasco, un'infrastruttura costosa, inutile e impattante, che porterà solo traffico e cementificazione illecita – ha esordito Di Simine -; già un quarto del territorio lombardo è stato cementificato: attiviamoci affinché i restanti tre quarti non scompaiano». «I cittadini e gli enti locali – ha ricordato Pellegrini - possono frenare queste emergenze: la sospensiva del Tar sul polo logistico Sa-fer Esselunga del comune di Azzano Mella nella bassa bresciana e le ultime notizie di cronaca sono un esempio motivante per tutti». Legambiente ha annunciato il via della petizione «No Polo», per la quale un gruppo di cittadini calcensi si è già reso disponibile. Ad oggi è in corso l'iter della Vas. L'Amministrazione indirà una seconda assemblea pubblica probabilmente in giugno, dopo la seconda conferenza Vas.
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